35° Trofeo Villanova, fra judo kata, campionato provinciale, mostre e ospiti d'onore

28.03.2018 16:24 di  Daniela Acciardi   vedi letture
Polisportiva Villanova
Polisportiva Villanova

Pordenone è stata la capitale europea di judo kata per due giorni. Sette paesi europei hanno infatti risposto alla chiamata del 35° Trofeo Villanova che sabato 24 e domenica 25 marzo ha registrato un vero e proprio boom di iscrizioni.

Nelle due giornate di gare e di festa, organizzate al Palazzetto dello Sport dalla Polisportiva Villanova Libertas, in collaborazione con Skorpion Club Libertas Pordenone, il Judo Libertas Porcia, Crescere sul Tatami Judo Libertas e il Judo Libertas Cordenons, ha avuto luogo una grande varietà di eventi incentrati sul judo kata, quello delle forme. Si tratta della rappresentazione artistica del judo, in cui viene premiata la migliore esecuzione, come se fosse una danza, dove flessibilità, precisione, efficacia e grazia sono le qualità vincenti.

Una generosa schiera di autorità si è alternata nei due giorni per premiare i campioni sul palco d’onore. Erano infatti presenti il delegato alla cultura del Comune di Pordenone Alessandro Basso, l’assessore allo sport Walter De Bortoli, Sergio Lucchetti in rappresentanza dell’Ascom di Pordenone, Silvia Burelli circondata dagli insegnanti dell’Istituto scolastico Pordenone Sud, i consiglieri nazionale della Fijlkam Gianni Strazzeri e Maria Grazia Perucci, Sandro Scano in rappresentanza del Comitato Regionale Fijlkam FVG, Giuseppe Casellato Comitato Regionale Filjkam Veneto, Monica Piredda e Giosuè Erissini quali responsabili arbitri e squadre nazionali Kata, Ivo Neri presidente provinciale Libertas, Lorenzo Cella della Libertas Servizi FVG, il consigliere nazionale Libertas Edoardo Muzzin. Non poteva mancare la famiglia di don Romano Zovatto, in occasione del Campionato Provinciale Libertas che porta il suo nome.

11° EJU KATA TOURNAMENT. L’apertura delle danze è stata dunque sabato mattina con l’11° EJU Kata Tournament, quando sono salite sul tatami del Palazzetto dello Sport 42 coppie di Italia, Spagna, Francia, Germania, Croazia, Svizzera e Austria appartenenti alle rispettive squadre nazionali. Se si aggiungono poi gli arbitri internazionali, erano rappresentati anche Olanda e Belgio con Trudie Michielsen e Michel Kozlowski, di origine polacca.

Cinque i kata in gara.

La più grande soddisfazione arriva nel Goshin Jutsu, la “forma dell’autodifesa”, dove la coppia di “casa” formata da Marika Sato, presidentessa della Libertas Judo Kuroki Zoppola, e Fabio Polo, del Judo Kuroki Tarcento, conquistano la medaglia d’argento, superati solo da Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini. Terza piazza per i francesi Kamel Ben Tekfa e Alexis Lacroix.

Nessuna sorpresa per il Ju No Kata, la “forma della flessibilità”, cioè la rappresentazione di tecniche in cui la difesa sfrutta la forza dell’attacco a proprio vantaggio, dove prima classificata è stata la coppia formata Wolfgang Dax Romswinkel e Ulla Losen, fra i pochissimi europei ad aver superato per ben due volte i giapponesi ai campionati mondiali (medaglia d’oro nel 2014 e 2016).

Secondo posto per i francesi Emmanuel Wirtz e Armelle Voindrot; il terzo è rimasto invece in Italia con Marco e Martina Calugi.

Sono stati i francesi Michel e Laurent Jeuffroy ad aggiudicarsi l’oro nel Kime no Kata, la “forma della decisione”, tecniche di autodifesa in cui si utilizzano anche coltello e spada giapponese (Tanto e Katana). All’Italia sono andati l’argento e il bronzo, rispettivamente a Enrico Tommasi e Giulio Gaianelli, e Antonio Mavilia e Giovanni Gandolfo.

Confermano la prima posizione dell’anno scorso Mauro Collini e Tommaso Rondinini per il Nage No Kata, la “forma delle proiezioni” cioè attacco e difesa del combattimento in piedi. Resta invariata anche la seconda piazza andata a Stefano Cesana e Tommaso Campanella, che superano i cugini d’oltralpe Fabrice Cardia e Ludovic Germa. Un terzo posto costato a Germa una lussazione, che ha impedito alla coppia di rifarsi il giorno dopo al Grand Prix Internazionale.

Podio invece completamente rinnovato nel Katame No Kata, la “forma del combattimento a terra”. Ancora una volta i francesi in testa con Nicolas Fourmaux e Jean Daniel N’Gguyen, seguiti dalla coppia nostrana Luciano Sgarzi e Francesco Lorenzetto. Ai tedeschi Miriam Sikora e Christian Steinert il terzo posto.

Un torneo apprezzato da tutti gli intervenuti. «È stata una competizione di altissimo livello, con buoni risultati e ottimi partecipanti», ha infatti commentato il delegato EJU Michel Kozlowski (Belgio); le sue parole sono state appoggiate anche dal campione mondiale Wolfgang Dax Romswinkel. «Bisogna ringraziare tutte le persone che si sono prodigate per organizzare l’evento. Spesso non riescono neppure a godersi la gara perché sono impegnati a lavorare per noi, e proprio a loro va tutta la nostra gratitudine».

CAMPIONATO PROVINCIALE LIBERTAS DI JUDO. Nel pomeriggio si è invece dato spazio ai bambini con la prima tappa del Campionato Provinciale Libertas di Judo che ha contato oltre 200 mini-judoka preagonisti di tutte le associazioni Libertas locali, ma non solo.

Dato il boom di iscrizioni all’EJU Tournament, il Campionato Provinciale è iniziato con un leggero ritardo, apprezzatissimo dai giovanissimi e dai loro genitori che hanno così potuto assistere alle finali dei campioni europei.

I più giovani si sono confrontati su un percorso a tempo, i mezzani con il ne waza, cioè la lotta a terra, infine, i più grandi con il tachi waza, letteralmente le tecniche in piedi.

Molto soddisfatte le società organizzatrici anche per i risultati dei loro giovani. Il Judo Libertas Cordenons è infatti riuscito a conquistare complessivamente 3 primi posti, 4 secondi e 5 terzi. 3 primi, 9 secondi, 6 terzi e 3 quarti è il bottino di Porcia; 9 primi, 9 secondi, 4 terzi e 1 quarto sono andati invece a Villanova.

La seconda prova è in programma sabato 7 aprile al Palazzetto dello Sport in via Progresso a San Vito al Tagliamento; la terza sarà infine al Palazen in via Pirandello 35 a Pordenone sabato 19 maggio.

Solo al termine della terza tappa saranno incoronati i campioni provinciali, cioè i judoka che avranno vinto tutte e tre le tappe, con la maglietta di campione Libertas e il diploma.

STAGE JU NO KATA. Mentre si svolgevano le gare dei più piccoli, moltissimi fra i judoka più grandi hanno deciso di approfondire le tecniche del Ju no kata con lo stage a cura dei campioni mondiali Wolfgang Dax-Romswinkel e Ulla Loosen, entrambi 6° dan ed esperti di EJU.

MOSTRA DEI LAVORI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO PORDENONE SUD. Durante le gare dei più piccoli c’è stato lo spazio per premiare i quattro plessi dell’Istituto Complessivo Pordenone Sud che ha organizzato una mostra di lavori creati dai bambini al termine del Progetto Scuola, che, grazie alla collaborazione fra l’istituto e la polisportiva, ha permesso di avvicinare al judo, a titolo promozionale, circa 900 ragazzi delle scuole.

Le opere dei ragazzi, tutte genuine e cariche di sentimento, comprendevano disegni e foto, ma anche elaborati scritti. Alcuni ragazzi hanno descritto la loro esperienza sul tatami. La lettera iniziale di ogni frase andava a comporre il codice morale del judo.

La premiazione ha previsto anche l’assegnazione di fondi per acquistare materiale di cancelleria per un ammontare di oltre 600 euro.

OSPITE D’ONORE: IL MAESTRO CAPELLETTI. È stato proprio questo il momento per sospendere le gare e conferire un riconoscimento al Maestro Franco Capelletti, primo italiano nella storia ad aver conseguito il 10° Dan di judo.

Il maestro è stato accolto con riverenza dai campioni europei e con affetto e calore, sinceramente ricambiato, dai giovanissimi. Non a caso, fra le molte perle di saggezza rilasciate in un’intervista ad FVG Sport Channel, come solo un vero maestro sa fare, ha dichiarato: «il mio miglior maestro sono stati i miei allievi».

PROFUMO D’ORIENTE. In una manifestazione così articolata, non poteva mancare un evento per i meno sportivi. L’Associazione Yume ha espresso appieno il legame con il paese del sol levante attraverso un laboratorio di scrittura giapponese con la maestra Aruio Saegusa. Molti sono stati i curiosi giunti al palazzetto solo per parteciparvi, ma tanti sono stati anche gli atleti e i genitori che fra una gara e l’altra hanno approfittato per cimentarsi nei Kanji.

GRAN PRIX ITALIA KATA. Il gran finale del 35° Trofeo Villanova è stato affidato al Grand Prix Italia di Kata, realizzato con il supporto di Keepsporting, service professionale di gestione per le gare di kata di Judo e servizi streaming e foto.

60 coppie internazionali si sono sfidate sui tatami del Palazzetto dello Sport di Pordenone con una formula completamente rinnovata.

Se da un lato solo le coppie già affermate i hanno potuto partecipare alla Coppa Europa di Judo Kata e al GP internazionale, il nuovo regolamento europeo ha permesso di dare più chance anche ai giovani, infondendo nuova linfa vitale al movimento. Al Grand Prix dei veterani è stato così affiancato il Criterium Nazionale, dedicato a chi deve ancora farsi le ossa.

È stato inoltre possibile presentare a titolo promozionale alcuni kata non previsti dalle competizioni ufficiali.

Nel Grand Prix, hanno brillato entrambe le coppie nostrane. Marika Sato e Fabio Polo conquistano infatti la medaglia d’oro nella specialità Goshin Jutsu; in buona compagnia con Massimo Cester (Skorpion Club Libertas Pordenone) e Davide Mauri (Kuroki Tarcento) d’argento nel Katame no kata. Le giovanissime Luna Franco e Chiara De Bortoli, entrambe dello Skorpion, sono invece arrivate a sfiorare il podio del Katame no Kata nel Criterium. Quarta posizione per loro.

Le classifiche complete sono state pubblicate sul sito palazen.org.

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