Ironman, eXtremeMan Nagyatad 2017: Il ponte di San Vito verso l’Europa

26.08.2017 19:03 di Daniela Acciardi   vedi letture
Fiamme Cremisi
Fiamme Cremisi

Torna puntuale anche quest’anno la trasferta delle Fiamme Cremisi alla volta dell’eXtremeMan di Nagyatad, ironman la cui partecipazione italiana ha sancito la fratellanza tra la cittadina ungherese e San Vito al Tagliamento, grazie alla proposta del dirigente nonché coordinatore del progetto Fulvio Cantarutti.

Un minuzioso lavoro organizzativo iniziato mesi prima, condotto in collaborazione con il cremisino Francesco Berti e gli atleti ungheresi del Triatad di Nagyatad con a capo Krisztian Pinter, ha permesso di portare ancora una volta la squadra San Vito Nagyatad International all’evento, dove partecipano con la bellezza di cinque staffette, formate da italiani ed ungheresi insieme. Manuel Finocchiaro e Raimondo Ordano, con l’undici volte ironman Gilles Peyroche, hanno invece completato individualmente i 3.8km di nuoto, i 180 di bicicletta e la maratona finale.

La grande trasferta 2017, dove ha partecipato anche il dirigente nazionale per l’atletica Antonio Mazzilli, ha fatto onore alla memoria dell’atleta cremisino tragicamente scomparso Matteo Zonta, diventato ironman un anno fa proprio a Nagyatad dopo 12 ore di gara.

La prima squadra prende il nome di Top Matteo Valto (che significa staffetta in ungherese). È formata dagli amici più cari di Matteo: Franco Parma (IT), che ha terminato i 3.8km di nuoto in soli 59′ per continuare con 70 km di Bike; Krisztian Pinter (H), cui spettano i restanti 110km Bike; e la coppia formata da Daria Tonello e Cristina Fornasier (IT), amiche del cuore di Matteo che indossano per la prima volta le scarpette da corsa e riescono a terminare tutta la maratona in suo onore, percorrendone metà per ciascuna. Chiudono la gara in 12h 03′.

 Ottimo tempo per la San Vito Nagyatad Memory 1 con 11h 03′ di gara. Protagonisti di questo risultato, Antonio Mazzilli (IT), che percorre 110km in Bike e 25km di corsa, e Dori Mester (H) grande promessa ungherese, che secca in 58’ la frazione di nuoto, cui aggiunge i restanti 70km Bike e i 15km di corsa.

San Vito Nagyatad Memory 2, composta da Francesco Berti (IT), cui spettano 1,9km di nuoto e 110 km di bicicletta. Marianna Szoke (H) ha fatto l’altra metà di percorso a nuoto, i 70 km rimanenti di bicicletta e 30 km di maratona, completata da Enrico Zonta (IT) in un totale di 11h 41′ di gara.

Della San Vito Nagyatad Memory 3 fanno parte Misi Leszko (H), che ha fatto da solo la parte di nuoto, e Krisztian Illes (H) da solo sulla strada in bicicletta e per 20 km di corsa. Chiude Fulvio Cantarutti (IT) con gli ultimi 20 km di corsa. 12h 34′ il tempo totale per loro.

Ottiene la migliore performance fra le staffette San Vito Nagyatad Memory 4 con un tempo gara poco sotto le 11 ore. Erik Birò e Giulia Nonis hanno diviso a metà la parte di nuoto, cui Erik ha aggiunto 110 km in bicicletta e 20 km di corsa. Giulia ha proseguito con 70 km in bicicletta e 10 km di corsa. Andrea Buvary ha fatto lo scatto finale per i rimanenti 10km della maratona.

Gilles Peyroche, uno degli atleti più forti e con il Palmares più ricco, colleziona il 12° IronMan.

Raimondo Ordano finisce la gara in 11h 23′, mentre Manuel Finocchiaro alla sua prima impresa da ironman ottiene il tempo di 13h 36′ e viene chiamato sul palco d’onore.

Il sindaco di Nagyatad Istvan Ormai chiama a raccolta prima della premiazione tutti gli atleti italiani di San Vito Nagyatad International e, commosso, dona un simbolico omaggio della città agli atleti.

San Vito ricambierà l’ospitalità ospitando gli atleti ungheresi all’AquaticRunner Italy, grazie all’intuizione del sempre attivo Fulvio Cantarutti che ha iniziato una partnership con i triatleti di Lignano Triathlon guidati da Matteo Benedetti ideatore della manifestazione.

Un evento destinato a segnare il futuro dello sport, con un ponte lanciato da San Vito al Tagliamento verso l’Europa.