48 nuovi alberi a Villanova. Ai posteri un nuovo bosco e un importante messaggio

27.04.2018 11:15 di  Daniela Acciardi   vedi letture
Scuola Rosmini
Scuola Rosmini

Ricreare il Bosco di San Marco, storico sito di approvvigionamento per il legname necessario alla Sereninssima, è l’ambizioso progetto portato avanti da quasi 20 anni dalle classi dell’Istituto Comprensivo Pordenone Sud. La dirigente scolastica Nadia Poletto, con il supporto del suo braccio destro Silvia Burelli e delle tante maestre e maestri della scuola, lunedì 23 aprile ha inaugurato altri 48 pioppi cipressini, tanti quanti sono i soci del Rotary Club Pordenone Alto Livenza, che li ha donati alla comunità.

Sono stati direttamente i bambini a raccontare la storia del bosco, che nella sua ricostituzione è attualmente arrivato a contare la bellezza di 600 alberi.

La cerimonia si è svolta in presenza di tutte le associazioni del quartiere e non solo. Erano presenti infatti Lino Centazzo e Mario Furlan del Bioforest WWF; l’Associazione Festa in Piassa; una forte rappresentanza del comune di Pordenone, con il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore Simone Polesello e il consigliere Alessandro Basso; il Centro anziani Villanova; la Polizia Municipale; e l’immancabile Polisportiva Villanova Libertas.

Il sindaco ha ricordato la sensibilità dell’amministrazione nei confronti di queste iniziative, tanto che oltre 2.000 nuovi alberi sono stati piantati solo nell’ultimo anno. Non a caso, la città di Pordenone nel 2017 si è classificata al 5° posto in Italia per il verde nel rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente.

Il parroco don Fabio Magro ha impartito la benedizione rituale, sottolineando gli alberi, come i circa 200 bambini presenti, rappresentassero il futuro.

Iconico l’augurio rivolto ai bambini del presidente del Rotary Club Pordenone Alto Livenza Luigi Campello. «Fate come gli alberi che sono saldamente ancorati alla terra, ma cambiano le foglie ogni anno. Non abbiate paura a cambiare le idee, ma mantenete saldi i vostri principi».

L’evento è stato sugellato dall’esibizione del coro di voci bianche Rosmini diretto dal maestro Stefano Agosti, e rimandato ai posteri con un messaggio in una bottiglia posta sotto terra. Il messaggio, oltre che ricordare la giornata, lanciava un importante appello. «Rispettate ogni essere vivente, sia esso uomo, animale o pianta. Perché anche chi non urla, non parla e non cammina comunque ha vita e dà vita».