Fondi provinciali per lo sport. Bolzonello: «Faremo un bando regionale»

Replica di De Bortoli: «I fondi dovrebbero essere distribuiti dai comuni»
25.02.2017 17:27 di Daniela Acciardi   vedi letture
Coppa Provincia di Pordenone
Coppa Provincia di Pordenone

Conferenza stampa frizzante stamattina alla presentazione della XXX Coppa Provincia di Pordenone presentata brillantemente da Alberto Comisso, cui erano intervenuti i “padroni di casa” Ezio Rover presidente della Fidal provinciale e Giancarlo Caliman Presidente del Coni provinciale, assieme all’assessore allo sport del Comune di Pordenone Walter De Bortoli, il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, il vice presidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, il consigliere regionale Fidal Lucio Poletto e il consigliere federale Fidal Elio De Anna.

Oltre a presentare le otto tappe della Manifestazione Podistica più importante della provincia, si è molto discusso sul controverso problema dei fondi dedicati allo sport, per i quali, dopo il vuoto lasciato dalle province, le ASD non hanno più referenti diretti cui rivolgersi, poiché le UTI, non ancora entrate davvero a regime, non dispongono delle possibilità economiche atte a fronteggiare la situazione.

Il vice presidente Bolzonello ha assicurato che saranno aperti dei bandi ad hoc per venire incontro alle esigenze delle associazioni che organizzano manifestazioni, come solo pochi giorni fa aveva richiesto tramite una lettera aperta alla Regione il presidente della Libertas Regionale Bernardino Ceccarelli.

La notizia, per quanto accolta con sollievo da tutti i presenti, fra cui anche diversi rappresentanti delle ASD pordenonesi, ha portato ad un’appassionata reazione da parte dell’assessore De Bortoli, che ha messo in evidenza, probabilmente non a torto, che la burocrazia dei bandi nulla ha a che vedere con il rapporto praticamente diretto che c’era prima con la provincia e che sarebbe ancora più forte fra i comuni e le associazioni del territorio.

«Il sistema sarebbe più efficace se quei fondi venissero ripartiti proporzionalmente fra i comuni – è stata la controproposta dell’assessore – Senza contare che almeno così non si rischierebbe di favorire alcune province a scapito di altre, che potrebbero rimanere a bocca asciutta o quasi».

La discussione non ha intaccato il clima amichevole in cui si è svolta la conferenza stampa, durante la quale sono state presentate altre buone notizie senza rovescio della medaglia.

Il sindaco Ciriani ha pronosticato per giugno la fine dei lavori per il tanto agognato campo di atletica pordenonese e il presidente Rover ha precisato che la presenza della nuova pista e della nuova palestra, uniche in regione gestite dalla federazione e concesse ad uso gratuito agli atleti e alle associazioni, rende possibili e auspicabili dei raduni collegiali di Azzurri a Pordenone.

La dichiarazione del presidente Fidal è stata affiancata all’idea di far diventare Pordenone la “Città del Salto in Alto”, dati i due atleti pordenonesi arrivati fino alle olimpiadi. Il secondo e il terzo sabato di marzo la federazione organizzerà due manifestazioni esclusivamente di salto in alto, al fine di valorizzare proprio questa importante iniziativa.