Pordenone Calcio - Burrai: "Sogno un gol da 3 punti a Ravenna"

Un girone intero senza fare gol. L’ultimo fu realizzato da Salvatore Burrai proprio contro il Ravenna, nel match di andata, al Bottecchia. Grazie al rigore trasformato da lui al 92’ il Pordenone vinse per 2-1.

“Già – annuisce Salvatore – è il momento di aggiornare le mie statistiche”.

Non è chiaramente il suo compito principale forare le reti avversarie. Lui è più uomo d’assist. Soprattutto da fermo. Anche con il Gubbio, nel match al Barbetti, due dei tre gol messi a segno dai ramarri sono nati dai suoi cross dalla bandierina.

"Sono felice - afferma Salvatore - quando gli altri sfruttano alla perfezione i miei lanci. Però devo ammettere – confessa – che mi manca la gioia di essere l’ultimo a toccare la palla prima che entri in rete. E’ passato un girone intero dall’ultima volta che ci sono riuscito. Magari ritornerò al gol proprio contro il Ravenna, 17 partite dopo”.

Burrai sa di non potersi sottrarre all’argomento della settimana: il ritorno sulla panca neroverde di Fabio Rossitto.

“Il mister – afferma infatti - si è ricalato al meglio in un ambiente che già conosceva alla perfezione. Con lui stiamo lavorando ogni giorno con determinazione e grande intensità. La reazione di Gubbio, dopo aver incassato l’uno-due dei padroni di casa, è esemplare. Abbiamo dimostrato grande carattere".

Che è poi dote principale del Crociato. Vincere la prima dopo il cambio in panca non poi così inusuale. Ora però a quel successo di reazione bisogna farne seguire un altro per dare continuità alla svolta.

“Proprio per questo – concorda il metronomo – il match di lunedì (20.45 con diretta Raisport, ndr) a Ravenna sarà una tappa molto importante del nostro percorso. Vincere ancora chiudendo alla grande il doppio impegno esterno aumenterebbe notevolmente la nostra autostima e darebbe ulteriore carica a un ambiente già rigenerato. Vogliamo fortissimamente – garantisce Burrai – scalare la classifica. Per questo è necessario tornare dal Benelli con altri tre punti. Magari – strizza l’occhio Salvatore – ottenuti grazie a un mio gol”.