Pordenone Calcio: Colucci in cerca di un sorriso a Bolzano

Cristo si è fermato a Eboli e Leo? Si fermerà a Bolzano?

Al di là delle dichiarazioni ufficiali di totale fiducia sul suo operato e delle missive con cui re Mauro si è rivolto al popolo naoniano chiedendo comprensione e pazienza, l’impressione è che in caso di nuova sconfitta l’esperienza di Colucci al Pordenone potrebbe concludersi al Druso.

I P.S. (Punti Salute) del Pokemon di Cerignola sono vicini allo zero. Con ogni probabilità se ne rende conto anche lui, ma continua a far finta di niente.

“C’è ancora grande rabbia in tutti noi – è l’esordio di Colucci nel prepartita di Bolzano – per come ci è scivolata via troppo presto la partita con il Feralpi (già 0-3 alla mezzora, ndr). Avremmo avuto tutto il tempo per reagire e non lo abbiamo fatto. Quella con i gardesani – non riesce poi a fare mea culpa totale Leo – è stata una partita particolare, durante la quale abbiamo creato diverse occasioni senza concretizzarle e abbiamo pagato a carissimo prezzo errori e disattenzioni”.

Non c’è nelle sue dichiarazioni nessun accenno alla monotonia delle trame neroverdi.

“Gli episodi negativi – riprende il suo ritornello ormai conosciuto a memoria da tutti – non ci devono abbattere, ma dare ancora più carica. Servirà un Pordenone più tosto, pronto a battagliare su ogni pallone, a soffrire quando ci sarà da soffrire e a colpire al momento più propizio. Dovremo prestare più attenzione ai particolari e mettere in campo tantissima grinta per cercare di uscire dal Druso con un sorriso sulle labbra. In periodi come quello che stiamo vivendo – conclude Leo – ogni virgola può fare la differenza”.