Pordenone Calcio - De Agostini: "Ripetere l'andata!"

Se Mirko Stefani è il capitano designato del Pordenone, Michele De Agostini è sicuramente il leader carismatico.

Ruolo che si è conquistato sul campo soprattutto in questa stagione con i suoi 2010 minuti giocati fra campionato (1800’) e coppa (210’) e i suoi 4 gol che gli valgono anche il platonico titolo di vicecapocannoniere neroverde alle spalle di Leonardo Candellone che ha sin qui firmato 7 centri. Sempre il primo a uscire dal tunnel del Bottecchia prima delle gare, sempre in testa a guidare i compagni durante gli allenamenti al De Marchi. E’ proprio il “grande vecchio” (classe ’83) che suona la carica alla vigilia della ripresa del campionato dopo la pausa di inizio anno.

“Dobbiamo riprendere – De Agostini indica la via del ritorno – con lo stesso spirito che abbiamo avuto dalla prima di campionato a Fano alla prima di ritorno al Bottecchia con la stessa Alma Juve. Uno spirito che ci ha permesso di chiudere il 2018 in testa con 8 punti di vantaggio sulla seconda (Triestina, ndr). Sotto questo aspetto il match con l’Albinoleffe sarà importantissimo. Non tragga in inganno la posizione in classifica della Celeste – avvisa Michele -; è una squadra che vale molto di più della sua graduatoria attuale (ultima assieme alla Giana Erminio a 22 punti dalla vetta, ndr), che si avvale di alcune ottime individualità e tanti elementi che giocano assieme da più stagioni. Dovremo affrontarli con grande concentrazione se vorremo incassare altri 3 punti per mantenere inalterato il distacco dalle nostre inseguitrici”.

Ora al De Marchi ci credono tutti e la prudenza tanto predicata da Attilio Tesser comincia a vacillare.

“Il primo posto – riprende De Agostini – è il premio per tutto quello che abbiamo fatto sino a oggi, ma è anche un grande orgoglio e al tempo stesso uno stimolo per continuare a dare ancora tante soddisfazioni ai nostri tifosi”.

A Pordenone da quattro stagioni con l’obiettivo di battere il record conquistato a Prato (8 campionati), Michele sta vivendo una splendida seconda giovinezza.

“Il mio segreto? Stare vicino alla famiglia – racconta il beniamino del popolo neroverde – e allenarsi bene insieme ai compagni. Il tutto condito dall’affetto dei tifosi. Il ruolo dei supporters è fondamentale – ci tiene a sottolineare Michele – per il conseguimento degli obiettivi che vogliamo raggiungere. Per questo li invito ancora una volta a venire al Bottecchia per sostenerci. Insieme – conclude il “grande vecchio” possiamo toglierci moltissime soddisfazioni”.