Pordenone Calcio, Guido Del Grosso: "Il mio derby è Pordenone-Juventus"

17.03.2020 08:28 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio, Guido Del Grosso: "Il mio derby è Pordenone-Juventus"

Sono in tanti in questi giorni ad aver esposto la bandiera italiana come incitamento nella lotta che la nazione sta facendo al Corona virus. Sul balcone di casa Del Grosso però non c’è il tricolore, ma lo stendardo neroverde.

“Se dobbiamo vincere – spiega Guido, talentuoso ramarro degli anni dal 1958 al 1964 – dobbiamo prendere esempio da chi sa farlo e il Pordenone in questi ultimi anni ha ampiamente dimostrato come si vince”.

Guido Del Grosso, classe 1935, arrivò al Pordenone nel 1958 portandosi dietro l’esperienza giovanile nella Juventus.

“Mi ricordo ancora – racconta – la partita fatta, appena sedicenne, a San Siro quando battemmo 2-0 il Milan del famoso trio svedese Gre-No-Li (Gren, Nordahl e Liedholm, ndr)”.

Al Pordenone fra campo e panchina – ricorda con orgoglio - ho dato ventitre anni della mia vita sportiva. Ovvio che mi senta legato ai colori neroverdi”. Guido infatti segue quasi tutti gli allenamenti dei neroverdi al De Marchi.

“Con grande discrezione – precisa -, in silenzio, senza disturbare. In questi ultimi anni – racconta – ho visto la macchina organizzativa neroverde crescere in maniera fantastica. I campi di allenamento sono di primordine, lo staff guidato da Tesser è preparatissimo e l’organico è composto da giocatori di buona levatura. Non mi ha sorpreso – confessa - il secondo posto con il quale i neroverdi hanno chiuso il girone di andata. Fra gennaio e febbraio la squadra ha subito un periodo di involuzione che l’ha fatta scivolare al settimo posto. Si stava però riprendendo e grazie ai tre successi consecutivi con Empoli, Juve Stabia e Cittadella era risalita sino al quarto posto. E’ un vero peccato che tutto sia stato bloccato da questa situazione d’emergenza. Mi stavo già pregustando – sorride Del Grosso – il mio derby personale in serie A fra le due squadre del mio cuore: Pordenone e Juventus. Per chi avrei fatto, anzi – si corregge confermando la sua fiducia nel clan naoniano -, per chi farò il tifo? Per i ramarri ovviamente. La Juve è un bel ricordo giovanile, ma sono un pordenonese a tutti gli effetti”.

Del Grosso sottolinea la grande differenza fra il calcio dei suoi tempi e quello di adesso.

“Allora – racconta – era basato tutto sulla tecnica. Oggi si fa calcio organizzato e più che le iniziative personali conta il possesso di palla. Quali sono i miei giocatori preferiti? Sino all’anno scorso – confessa – mi piaceva Emanuele Berrettoni che aveva qualche numero simile ai miei. Nel Pordenone di oggi segnalo Tommaso Pobega che avrà un grande futuro. Il top player del Pordenone del nuovo millennio però è sicuramente Mauro Lovisa. E’ stato lui a portare i ramarri dove non erano mai arrivati prima. Va ringraziato oggi e io personalmente lo ringrazierò ancora più forte – conclude Del Grosso – quando vedrò la Juve uscire dal tunnel del nuovo stadio di Pordenone”.