Pordenone Calcio: Lovisa fa il buon padre di famiglia "neroverde"

23.03.2020 08:30 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: Lovisa fa il buon padre di famiglia "neroverde"

“Mi auguro che la stessa determinazione adottata nelle misure per fermare il contagio in questi giorni venga utilizzata dalle autorità competenti italiane ed europee per far ripartire l’economia quando l’emergenza sarà conclusa”.

Mauro Lovisa si divide fra le responsabilità di imprenditore e quelle di presidente del Pordenone. Non sono giorni facili per lui che, oltre a tutto, ha dovuto combattere anche contro la febbre e il raffreddore.

“Tranquilli, sono guarito e – ha garantito sorridendo -non ho avuto il Corona virus”. La minaccia del Covid 19, il blocco dei campionati e degli allenamenti sono arrivati proprio nell’anno del centenario dalla fondazione del Pordenone. “Celebreremo il secolo di storia a ottobre – riprende Lovisa – e per allora mi auguro che l’emergenza sia ormai alle spalle. Faremo una grande festa. Ora però – ritorna subito ai problemi di questi giorni – la nostra attenzione è tutta concentrata sul presente”.

La cronaca attuale racconta di giocatori confinati in casa come tutti gli altri, di un De Marchi deserto e di trattative per l’allargamento della base societaria rallentate dall’impossibilità di muoversi.

“Quando riprenderanno gli allenamenti collettivi? Non certo questa settimana – afferma - . Noi rispettiamo le direttive – sottolinea – e lo facciamo con grande serietà e responsabilità, adeguandoci a quanto viene suggerito dagli esperti in virologia e stabilito dalla Federcalcio e dal Governo. Tutti i club professionistici – prevede - subiranno le pesanti conseguenze del blocco per mancati introiti dei contributi delle televisioni, della legge Melandri e degli incentivi per l’utilizzo dei giovani”.

D’altra parte però si parla anche di riduzione degli ingaggi dei giocatori.

“Non è una cosa che ci riguarderà – assicura re Mauro -. I nostri ragazzi non percepiscono stipendi da favola. Non sono previsti tagli agli ingaggi. La maggior parte di loro – ecco che emerge la parte più umana del numero uno neroverde – ha una famiglia da mantenere”.

A tutti i pensieri che hanno affollato la mente di Mauro Lovisa in questi ultimi giorni si era aggiunta anche la preoccupazione per il figlio Alessandro, centrocampista della Primavera della Fiorentina. Nel club viola sono stati contagiati dal Covid 19 i giocatori Dusan Vlahovic, Patrick Cutrone, German Pezzella e il fisioterapista Stefano Dainelli.

“Già – annuisce Lovisa -, ma per fortuna è andato tutto bene. Alessandro è rimasto in isolamento perché aveva effettuato qualche allenamento con la prima squadra; poi però non è risultato positivo e tutto è rientrato nella normalità”.

Nonostante il momento difficile del calcio e di tutto il Paese Mauro Lovisa resta abbastanza ottimista sul futuro dei suoi ramarri.

Ovvio che mi dispiace che tutto si sia fermato in un momento piuttosto favorevole ai nostri colori – premette -. Avevamo superato le difficoltà di gennaio e febbraio incassando tre vittorie di fila che ci avevano riportato in corsa non solo per i playoff, ma anche per il secondo posto (il Crotone che lo occupa è solo 4 punti avanti, ndr) che valeva la promozione diretta in serie A. Ho chiesto – rivela - ai giocatori di non mollare e di seguire alla perfezione i programmi di allenamento individuali predisposti dal nostro staff tecnico e dal nostro preparatore atletico. Sono ragazzi seri e sono certo che lo faranno. Quando riprenderemo, è una promessa che faccio anche a tutti i nostri meravigliosi tifosi, saremo ancora in grado di dire la nostra. Noi – garantisce re Mauro – vogliamo andare sino in fondo giocandoci tutte le carte a nostra disposizione. Siamo solo in pausa, ma – conclude – vi assicuro che non abbiamo ancora finito di stupire”.