Pordenone Calcio - Mazzarella: "Con Genio Berre ci diverteremo..."

L’ultimo intervento di Maurizio Mazzarella, lo scorso ottobre, sul Gazzettino e su Tuttopordenone.com aveva scatenato la reazione della società neroverde.

L’avvocato aveva espresso allora, proprio dopo il match di andata col Gubbio al Bottecchia finito 2-2, l’opinione che il Pordenone, così come era strutturato allora, non avrebbe potuto puntare molto in alto.

Mazzarella lamentava l’assenza di un bomber vero, di due esterni d’attacco di assoluto valore e di un centrocampista che riempisse il vuoto lasciato da Sergiu Suciu passato la scorsa estate al Venezia. Previsione fatta quando il Pordenone viaggiava ancora nella parte più alta della classifica.

Era secondo con un punto di ritardo dalla capolista Bassano e con 2 di vantaggio sul Padova allora terzo.

“Mauro (Lovisa, ndr) – ricorda Mazzarella - aveva considerato le mie critiche che volevano assolutamente essere costruttive come una sorta di disfattismo. Era sicuramente un modo per difendere l’operato della dirigenza. Lui però è uomo di campo e grande esperto di calcio e sono certo che in cuor suo sapeva che avevo ragione. Lo hanno poi dimostrato i fatti, le partite successive, il lungo periodo di crisi e la campagna di gennaio durante la quale la rosa è stata sfoltita, se ne sono andati i giocatori in soprannumero e sono arrivati uomini importanti come Nocciolini, Bombagi, Caccetta, oltre a Zammarini e Cicerelli. Ora la squadra ha l’organico per poter puntare in alto. Come valore assoluto – giudica l’avvocato – non è lontana dal Padova. Peccato che i punti di distacco dalla capolista siano 15. Il primo posto è ormai andato, ma con questo gruppo si può puntare almeno al quarto”.

Con il ritorno di Rossitto al posto di Colucci la squadra sembra aver ritrovato la voglia di lottare e vincere.

“L’impatto a Gubbio – riprende Mazzarella – è stato positivo. Ma è stata una reazione di nervi. Credo che Fabio abbia ora bisogno di 15, 20 giorni per ridare alla squadra una condizione psico-atletica ottimale. Lui ci può riuscire perché per diventare il giocatore prima e l’allenatore poi che è diventato ha dovuto lavorare, soffrire e impegnarsi al massimo. Sa trasmettere al gruppo i suoi valori”.

L’avvocato guarda ancora più lontano.

“Con questa squadra – ribadisce – può arrivare quarto. Nel frattempo deve recuperare con calma, senza fretta, Emanuele Berrettoni. Se riuscirà ad averlo al massimo per i playoff allora – è la sua nuova profezia - state certi che ci divertiremo tutti sino a giugno inoltrato”.

La prima si è dimostrata valida. Il popolo neroverde si augura che la “vista” dell’avvocato sia ancora buona e lunga.