Pordenone Calcio: Ramarri puniti dalla voglia di vincere

23.09.2019 09:09 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: Ramarri puniti dalla voglia di vincere

Il tanto atteso gol di un attaccante è arrivato, ma non è bastato a rientrare da Livorno con almeno un punto.

Nelle gare precedenti la trasferta in Toscana erano andati a segno i centrocamoisti Pobega (doppietta con il Frosinone) e Gavazzi (a Pescara), il difensore Barison (a segno sia con il Frosinone che con lo Spezia) e il trequartista Chiaretti (all’Adriatico). All’Armando Picchi il momentaneo pareggio (il Livorno era andato in vantaggio con Agazzi) è stato firmato da Luca Strizzolo, al suo primo centro del terzo passaggio in riva al Noncello. Peccato che poi i ramarri si siano fatti sorprendere da Marras che ha fissato il risultato del match sul 2-1 a favore degli amaranto. Un gol, quello segnato da Strizzolo, da vecchia Premier League. Pobega (ancora fra i migliori in campo) ha cercato spazio sulla fascia sinistra da dove ha lasciato partire un buon traversone. Perfetto e imponente lo stacco di Luca, salito più in alto di tutti per deviare di testa di potenza la sfera alle spalle dell’ottimo Zima. Se Luca ha finalmente spezzato l’incantesimo, Candellone invece, schierato dall’inizio da Attilio Tesser, non è riuscito a ritrovare la verve della passata stagione in serie C, quando con i suoi 14 centri senza calci di rigore, è stato fondamentale per la conquista della storica promozione. Evidentemente Leonardo non ha ancora metabolizzato la concorrenza dello stesso Strizzolo e di Monachello arrivati durante la recente sessione di mercato. Inesorabili in “casa” nelle due gare sin qui disputate con Frosinone (3-0) e Spezia (1-0), i ramarri non hanno ancora fatto punti in trasferta al contrario della scorsa stagione, mai tornati a casa battuti dai viaggi in giro per i campi di serie C. Eppure sia a Pescara che a Livorno, per quanto espresso sul piano del gioco, la truppa di Tesser avrebbe meritato almeno il pareggio. All’Adriatico e al Picchi però i ramarri hanno pagato la voglia di fare bottino pieno. Sbilanciati, in entrambi i casi, sono stati punti dai contropiede (che oggi si chiamano ripartenze) degli avversari. Errori che sarebbero stati stigmatizzati da Giovanni Brera, teorico del gioco all’italiana, del quale è stato celebrato il centenario della nascita proprio nei giorni scorsi.

“Siamo stati punti da un contropiede – riconosce Strizzolo -, ma soprattutto nella ripresa abbiamo creato molto più di quello che hanno prodotto gli amaranto. Avremmo meritato di portare a casa almeno un punto”.

Nonostante la seconda sconfitta esterna di fila Attilio Tesser coerentemente non rinnega la sua visione del calcio.

“Una volta agguantato il pareggio – ha detto infatti – non ci siamo accontentati e non ci siamo chiusi in difesa. Abbiamo continuato a giocare e a cercare il successo perché questa è la nostra filosofia. Siamo stati punti in contropiede, come era già successo a Pescara, ma non dimentichiamo le occasioni create all’Adriatico e soprattutto le grandi parate di Zima al Picchi. In entrambe le occasioni – ha concluso il tecnico avremmo meritato almeno di pareggiare e questo mi lascia fiducioso per il futuro”.

Un futuro immediato, visto che i ramarri saranno già in campo di nuovo domani sera, quando alla Dacia Arena (inizio alle 21) arriverà il Benevento di Pippo Inzaghi che divide con la matricola Virtus Entella il primato in classifica a quota 10 con un punto di vantaggio sull’Ascoli e due su Pisa, Perugia ed Empoli.