Pordenone Calcio - Rossitto: "Forza ramarri! Io l'Inter l'ho battuta"

06.12.2017 10:31 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio - Rossitto: "Forza ramarri! Io l'Inter l'ho battuta"

“Io a San Siro ho giocato più volte, ho segnato al Milan con la maglia dell’Udinese e ho pure battuto l’Inter con quella della Fiorentina”.

Lo dice così, Fabio Rossitto, senza presunzione, con la modestia di chi racconta un paio di gite fuori porta, non come uno che si è fatto 15 anni da professionista con le casacche di Udinese, Napoli e Fiorentina e ha vestito pure la divisa della Nazionale.

“Mi ricordo con particolare emozione, proprio perché andai a segno anch’io – racconta il Crociato - la partita giocata nel maggio del 1994 contro il Milan di Capello che aveva in squadra gente come Maldini, Albertini, Boban, Tassotti e Costacurta. Era l’ultima di campionato. Segnai il quarto gol del 2-2 finale (di Boban, Simone e Borgonovo gli altre tre). Poi partecipammo anche noi bianconeri alla festa dello scudetto rossonero. Quella volta – ricorda Fabio – le squadre facevano una sorta di pre-riscaldamento insieme prima di entrare in campo in una piccola palestra all’interno dello stadio. Io, tifoso milanista da piccolo, mi riscaldai ben poco. Per era un sogno essere lì, vicino a tanti campioni e rimasi tutto il tempo a guardarli. Già diversa – va avanti Rossitto - la storia nel 2000 (sempre a maggio, ndr), quando noi viola (fu Trapattoni a volerlo alla Fiorentina e poi a farlo pure esordire in Nazionale) strapazzammo 4-0 l’Inter di Lippi (doppietta di Chiesa e centri di Batistuta e Bressan, ndr)”.

Ora tocca ai ramarri esordire al Meazza.

“Quando entri là dentro – avvisa Rossitto – ti trovi quasi soffocato, immerso in un cilindro di pubblico. Sono sensazioni forti. Forse il 12 dicembre non ci sarà il pienone, ma comunque difficilmente i ragazzi di Colucci avranno giocato prima davanti a tanta gente. E poi ci saranno i 2 mila che arriveranno da Pordenone. A me basterebbero loro per emozionarmi. Sarà così anche per Stefani e compagni.

Come affrontare la partita?

Se vorranno uscirne vivi non avranno che da entrare direttamente in campo col pullman – sorride Fabio - e parcheggiarlo davanti alla porta di Perilli. Scherzi a parte. Dovranno giocare tranquilli, con la serenità di chi si è fatto un regalo. Ora devono solo scartarlo e goderselo. Giocare a calcio, come hanno fatto anche a Cagliari, con la determinazione di sempre, ma senza cattiverie e ostruzionismi. In altre parole – suggerisce il crociato – vivere la partita e conservarne il ricordo”.