Pordenone Calcio, Tedino: "Noi viviamo di umiltà e orgoglio"

20.02.2017 10:52 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio, Tedino: "Noi viviamo di umiltà e orgoglio"

Venezia a +10, sogno promozione sfumato. Campionato finito? La domanda riesce addirittura a far sorridere Bruno Tedino, nonostante l’amarezza accumulata per la sconfitta immeritata (0-1) nell’anticipo di sabato a Sant’Elena.

“Noi – è il concetto ripetuto al tecnico – non siamo partiti per vincere il campionato”.

L’ESAGERAZIONE – Bruno Tedino cerca di rimettere ogni cosa al suo posto.

“La città – afferma – vive con entusiasmo un momento storico. Mai prima il Pordenone si era trovato così in alto. Noi però non abbiamo mecenati che spendono e spandono. Noi siamo ricchi sì, ma di valori e di spirito di sacrificio. Venezia e Parma sono piazze di un’altra dimensione. Il Venezia che abbiamo incontrato sabato non ha nulla da invidiare alle corazzate di serie B. Noi viviamo di umiltà e orgoglio. Ripeto: non siamo partiti per vincere il campionato, ma dalle prestazioni al Tardini e al Penzo – rivendica Bruno -, nonostante le sconfitte, usciamo rafforzati nelle nostre convinzioni: non molleremo di un centimetro e continueremo con lo stesso impegno di sempre sino alla fine”.

Nessuno mette in dubbio il fatto che anche in questa stagione, come in quella passata, Tedino e i suoi stiano facendosi valere in mezzo ad avversari che per forza economica, peso politico e importanza degli organici ulteriormente rafforzati dalla campagna di gennaio, sono di altra categoria. E’ un dato di fatto appurato e consolidato. Limitandoci però al match di sabato al Penzo, perché rinunciare a priori all’estro di Cattaneo e al 4-3 e fantasia che ha portato il Pordenone così in alto?

“Quando non faccio sostituzioni – sorride ancora Tedino scuotendo la testa – vengo criticato perché non faccio giocare gli “altri”, quando le faccio mi criticano perché lascio qualcuno dei “primi” in panca. Al Penzo ho scelto il 4-1-4-1 per limitare i possibili pericoli provenienti dai loro esterni. Ci voleva gente di forza e di gamba come Bulevardi. Questo senza nulla togliere a Cattaneo che resta giocatore importante per il Pordenone. A Teramo – preannuncia Bruno – vedremo altre novità".

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