Pordenone Calcio: veni, vidi, vici, Domenico Germinale

19.10.2018 10:18 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: veni, vidi, vici, Domenico Germinale

Venti minuti con il Vicenza domenica scorsa (subentrato al 31’ della ripresa a Magnaghi), altri 42 mercoledì a Pesaro (subentrato sempre a Magnaghi all’8’ del secondo tempo) e il popolo neroverde lo ha già elevato nella schiera degli eroi.

Si tratta ovviamente di Domenico Germinale che al Benelli nel turno infrasettimanale ha impiegato 22 secondi per firmare il primo gol della doppietta che ha ribaltato al Benelli il vantaggio iniziale della Vis. Germinale si era infortunato alla vigilia dell’esordio in campionato dei ramarri proprio con l’Alma Juve Fano, società dalla quale proveniva.

Col Pordenone sotto di un gol, Attilio Tesser ha deciso di sparigliare le carte in campo con la Vis e ha chiamato Berrettoni e Germinale che si stavano riscaldando a bordo campo. Intanto Burrai aspettava accanto alla bandierina di battere un calcio d’angolo. Domenico ha percorso di corsa il tratto dal bordo campo all’area biancorossa. Il signor Paterna ha fischiato la ripresa del gioco e Burrai ha spedito al centro un pallone teleguidato sul quale è intervenuto di testa lo stesso Germinale deviandolo alle spalle di Bianchini. Poi Domenico è corso nuovamente verso la panchina, inseguito dai compagni, per abbracciare il tecnico.

Da lì la gara è ovviamente cambiata e i ramarri hanno cominciato a costruire i presupposti per il sorpasso definitivo giunto al 76’ e firmato anche questo dallo stesso Germinale, abilissimo ad allungare la gamba per anticipare il diretto controllore e deviare in scivolata alle spalle del portiere marchigiano il rasoterra dalla fascia di Bombagi (pure lui entrato da poco). Ovvia la sua soddisfazione, prolungata anche al giorno dopo.

“Sono contento sì – ammette Domenico -, non solo per me, ma per aver contribuito a cambiare il risultato. I gol sono sicuramente importanti. Va però sottolineata in primis la reazione di tutta la squadra. Non è la prima volta. E’ già successo più volte. Segno che questo gruppo non molla mai”.

Pordenone imbattuto, in testa dall’inizio del campionato, solo dal turno precedente (dopo il pareggio con il Vicenza) e ora anche in fuga (+2 sullo stesso Vicenza che ha battuto 3-0 il Monza e +3 sul Sudtirol che ha sconfitto 2-0 la Triestina). Difficile provare a negare un ruolo da favorito nella corsa promozione. Ci prova Domenico, seguendo il refrain di Tesser:

“Favoriti noi? Non credo – riprende -; ci sono altre squadre che sono più attrezzate di noi. Noi però – ammette – abbiamo sogni e idee importanti. Non solo: in questo gruppo ci sono uomini che giocano insieme da tempo, si conoscono bene e conoscono la categoria, hanno accettato subito i nuovi arrivati con i quali si è creata quella sintonia che potrebbe – Domenico va oltre la prudenza di Tesser – contribuire ad annullare il gap con le più forti. Pordenone è un ambiente in cui si lavora bene”.