Pordenone Calcio, Zammarini: "A Terni con lo spirito del ramarro"
Solo un tempo con la Sambenedettese (1-1, entrato in avvio di ripresa al posto di Bombagi), ma poi nelle due gare più importanti della stagione a Trieste (2-1) e con il Monza (1-1) lunedì scorso Roberto Zammarini ha trovato un posto fisso nell’undici iniziale di Attilio Tesser e ora ripropone la sua candidatura anche per la sfida di domenica al Liberati di Terni.
“Dove – sorride Zamma – spero anche di ritrovare il gol”.
Tornato ai livelli di prestazione della seconda metà della stagione 2017-18 (arrivò al Pordenone dal Pisa a gennaio 2018), Roberto vuole adesso ricostruire il feeling anche con la porta avversaria. Nei sei mesi spesi lo scorso anno a Pordenone raccolse quindici presenze e firmò cinque gol. Memorabile la tripletta rifilata in aprile, durante la gestione Rossitto, alla Sambenedettese di Eziolino Capuano (4-0 il risultato finale).
“Già – annuisce Zamma – mi ero abituato e vi avevo abituato troppo bene. Ora mi restano sette partite per riassaporare quelle sensazioni”.
Prima di parlare della gara che aspetta i ramarri a Terni Zammarini ritorna con il pensiero alla sfida giocata nel posticipo con il Monza in diretta Rai Sport.
“Devo ammettere – afferma – che quella di Cristan Brocchi è la squadra che mi ha impressionato di più. Ha giocato benissimo, ma anche noi – ci tiene a sottolineare – abbiamo offerto una grande prestazione. Sono contento di aver dato il mio contributo e di essere tornato a trovare spazio con una certa continuità dopo un periodo in cui ho fatto un po’ il jolly. Ovvio che sono più felice quando gioco, ma ciò che più importa sono i risultati che ottiene la squadra, indipendentemente da chi scende in campo. E’ questa la nostra forza: lo spirito di gruppo”.
Zamma gira pagina e guarda al match di Terni.
“Sarà un'altra sfida molto impegnativa – prevede – contro un team potenzialmente fortissimo che sta attraversando un momento difficile sia a livello di risultati sul campo che sotto l’aspetto societario. Le fere saranno ancora più determinate a trovare una prestazione che le faccia voltar pagina”.
I ramarri dovranno rinunciare all’apporto di giocatori importanti come Burrai e De Agostini squalificati e Stefani e Misuraca convalescenti.
“Vero, ma se scenderemo al Liberati con lo spirito del ramarro, quello che ci ha permesso di arrivare sino a questo punto, usciremo bene – è ottimista Roberto – anche dal Liberati”.
Non può mancare un ringraziamento al popolo neroverde che ha incitato la squadra al Rocco di Trieste (erano in 700) e riempito il Bottecchia lunedì nel match con il Monza (2150 i presenti).
“Gente fantastica insieme alla quale – conclude Zammarini – lotteremo sino alla fine per realizzare il sogno”.