Pordenone-Mestre, Zironelli: "Fiorin informatore di Colucci"

20.10.2017 10:23 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone-Mestre, Zironelli: "Fiorin informatore di Colucci"

Per Zironelli, nato a Thiene, ex giocatore del Vicenza (dal 1986 al 1989 e di nuovo nella stagione 1991-92) che ha iniziato la carriera di allenatore nelle giovanili biancorosse (2006-2009), trovarsi con la sua matricola Mestre appaiato alla vecchia e prestigiosa Lane al quinto posto, a quota 15, è indubbiamente una bella soddisfazione. Paragonabile solo a quella che proverebbe domenica se, da ex Sacilese alla guida di tanti ex liventini, riuscisse a far bella figura in casa del Pordenone.

“Altri tempi, altre storie, altra realtà – sorride Ziro che ha imparato negli anni a essere meno diretto e più diplomatico -. Il sesto posto per una matricola che ha conservato 9 undicesimi della squadra della passata stagione in D è un successo, indipendentemente dalla coabitazione con il Vicenza, retrocesso dalla B che punta a un pronto ritorno. Noi – strizza l’occhio il tecnico mestrino - ci accontentiamo di prenderci qualche bella soddisfazione qui e là”.

Già, come a Bergamo (3-1 con l’Albinoleffe), a Salò (0-0 accompagnato dagli applausi del Turina per il gioco espresso) o a Portogruaro, “casa” del Mestre, con Triestina (1-0) e Reggiana (1-0). Nelle prime 9 partite i neroarancio hanno collezionato 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte (a Fermo e con la Sambenedettese). Ziro più di tutto apprezza i consensi per lo spettacolo che i suoi esprimono.

“Sì – annuisce -, pur giocando al Mecchia, a 64 chilometri da Mestre, viene a vederci sempre più gente, anche di Portogruaro”.

GLi ultimi dati parlano di 1400 spettatori al Mecchia. Una parte di questi sarà a Pordenone.

“I più “duri” – racconta Zironelli – ci seguono ovunque. Al Bottecchia - prevede – un paio di centinaia”.

Pordenone imbattuto, Bottecchia inviolato.

“Non mi sorprende – risponde -. Per me i neroverdi sono i favoriti nella corsa verso la B. Un gradino sopra il Padova, un paio sopra Sambenedettese, Vicenza e Bassano”. E il Mestre? “Noi e il Renate occupiamo al momento i posti spettanti a Reggiana e Feralpi”.

Uscire fra gli applausi anche dal Bottecchia sarebbe quindi ancora più appagante.

“Sì – conferma Ziro -, anche se quello che alla fine resta è il risultato. Mi ricordo il derby di settembre 2013 quando la mia Sacilese dominò sul piano del gioco i neroverdi di Parlato che però alla fine vinsero grazie a un gol di testa di Bearzotti. Nella storia e nelle statistiche è rimasto solo l’1-0 a favore del Pordenone”.

Chi vincerà il duello fra il pratico cinismo neroverde e le bollicine di Zirolandia?

“Non lo so – risponde Ziro -. Certo Colucci è avvantaggiato non solo per l’oggettiva potenza del Pordenone, ma anche perché ha in casa un informatore come Denis Fiorin (responsabile del settore giovanile neroverde, ndr) che conosce ogni mio segreto. Fu lui a portarmi dalla Berretti del Bassano a Sacile”.