Pordenone-Rimini, i Ramarri visti da Perosa

27.01.2019 09:36 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone-Rimini, i Ramarri visti da Perosa

Giornata decisamente più nera che verde per il Pordenone, vittima al Bottecchia di un buon Rimini, ma soprattutto del suo stesso nervosismo. Stato d’animo incomprensibile visto il largo vantaggio sulle immediate inseguitrici e il favorevole inizio che aveva visto i ramarri passare per primi in modo abbastanza fortunoso su una conclusione di Berrettoni che, deviata da Venturini, si era trasformata in un beffardo pallonetto sul quale nulla aveva potuto fare Giacomo Nava.

La gioia per il vantaggio è durata appena lo spazio di 3’ minuti. Una sbandata generale della retroguardia neroverde ha permesso infatti a Montanari di deviare di testa alle spalle di Bindi un cross dalla fascia indirizzato al centro da Valerio Nava. Da quel momento è montato il nervosismo di tutto il gruppo, in particolare di Burrai e sorprendentemente anche di Berrettoni. In avvio di ripresa il Rimini ha sfruttato la prima occasione capitata per portarsi nuovamente in vantaggio con una mezza rovesciata di Arlotti al termine di un’azione manovrata e pure fortunosa. Vittima appunto del suo stesso nervosismo (culminato nell’intervento falloso di Bombagi su Variola con conseguente rosso in pieno recupero il Pordenone non ha più riagguantato i romagnoli. II ramarri lasciano dunque al Rimini (alla sua prima vittoria stagionale in trasferta) 4 punti sui 6 disponibili nei due scontri diretti (il match d’andata al Neri infatti era finito 2-2).

Il mini-turnover di Tesser porta inizialmente in campo Bindi fra i pali, Semenzato, Bassoli, Barison e De Agostini in difesa, Gavazzi, Burrai e Bombagi a centrocampo, Berrettoni trequartista alle spalle di Magnaghi e Candellone.Nella ripresa sono entrati Ciurria per lo spento Gavazzi, Frabotta per De Agostini, Germinale per Magnaghi, Rover per Berrettoni e Misuraca per Burrai.

CHI PIU’

POPOLO NEROVERDE 8 – La prestazione del Pordenone non è esaltante e inizialmente la tribuna si spazientisce. Poi però si unisce al tifo dei supporters della gradinata e continua a incitare i ramarri sino alla fine. Non solo: dopo il triplice fischio libera un lungo applauso diretto più che alla gara con il rimini alla lunga serie antecedente fatta di 8 vittorie e 3 pareggi.

BERRETTONI – Nemmeno Berre è in giornata di grazia. Si fa contagiare dalla “protestite” di Burrai e spreca pure lui qualche parola di troppo. Va a segno però (pur con la complicità di Venturini (deviazione) per la terza partita consecutiva e questo basta già per inserirlo nella colonna dei buoni.

DE AGOSTINI 6.5 – Sicuramente accusa fatica anche il “grande vecchio”, ma il suo reale valore risulta ancora più evidente quando la squadra rimane priva del suo apporto perchè Tesser decide di richiamarlo in panchina per far posto a Frabotta.

FERRANI 7 – L’ex neroverde è il migliore fra i romagnoli. Comanda in difesa e mette la museruola a Candellone e Magnaghi che non riescono a mordere.

CHI MENO

BURRAI 5 - E’ un grande giocatore, forse il migliore, sicuramente il più redditizio fra quelli a disposizione di Attilio Tesser. Già polemico di natura, quando però si imbatte in una giornata come questa diventa insopportabile per l’atteggiamento verso l’arbitro e gli avversari. Fa bene a toglierlo a un certo punto il tecnico neroverde per evitargli cartellini colorati con conseguenze pericolose.

CATENA DI DESTRA 5 – Gara da dimenticare in fretta per Semenzato e Gavazzi (perdonabile perché reduce da una fastidiosa forma influenzale) in forte difficoltà sulla corsia di destra. Tanti palloni sprecati e poche iniziative positive.

I NUOVI GIOVANI 5 – Insufficienti anche Frabotta (entrato al posto di De Agostini) e Rover (mandato in campo nel forcing finale). Probabilmente hanno patito l’emozione e accusato il momentaccio di difficolta di tutta la squadra. Avranno altre occasioni per dimostrare il loro indiscutibile valore.