Serie D, Tamai: Verso la sfida fra il Leone (Maccan) e il Cobra (Corbanese)

05.12.2017 09:46 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Serie D, Tamai: Verso la sfida fra il Leone (Maccan) e il Cobra (Corbanese)

Niente da fare: il Tamai non riesce a crescere. Si era pensato (o sperato) che il successo per 3-0 della quattordicesima ad Abano potesse essere il trampolino di lancio per i rossi di Bisioli.

La prima ora del match disputato domenica con il Campodarsego e il vantaggio conseguito grazie alla doppietta di Giglio sembrava avvalorare tale ipotesi. Vana speranza. Nella mezzora rimanente i veneti hanno ribaltato il risultato e chiuso il match sul 4-2 lasciando le furie a quota 17, con un solo punto di vantaggio sulla zona playout. Il team di Bisioli ha diviso le 15 giornate sin qui giocate in 4 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.

Buono il rendimento della fase propositiva.

I rossi hanno totalizzato 26 centri (10 Maccan, 3 a testa Giglio e Russian, 2 Alcantara, Bezzo, Franciosi e Sellan, 1 Battaino e Kryeziu). Meglio sono riusciti a fare solo la capolista Vecomp Verona (28) e le quattro che attualmente occupano la zona playoff (Campodarsego 35, Arzichiampo e Mantova 29, Belluno 33). Il problema sta dietro. In 15 partite i rossi hanno incassato 26 gol. Peggio hanno fatto solo Abano (31) e Calvi Noale (28) che occupano la zona rossa (retrocessione diretta), la Liventina (28), il Chioggia (29) e l’Ambrosiana (29).

“Il problema – blocca subito Denis Maccan (capocannoniere del girone c insieme a Corbanese del Belluno e Madiotto del Feltre) – non è mai un solo reparto. Si vince e si perde sempre tutti insieme. E’ piuttosto – spiega il suo modo di vedere – una questione di mentalità. E’ lì che dobbiamo crescere. Domenica abbiamo fatto un’ora alla grande, poi non abbiamo saputo gestire la partita e in una ventina di minuti abbiamo sciupato tutto. Non ci manca la qualità: lo abbiamo dimostrato anche contro le grandi. Ci manca la continuità sia nella singola partita che in generale. Non siamo ancora mai riusciti a vincere due partite di fila”.

La classifica non è brillantissima. Dopo la campagna acquisti estiva si sperava in una stagione decisamente più tranquilla di quella scorsa durante la quale il Tamai di De Agostini si era salvato solo grazie al successo nello spareggio playout con il Cordenons nelle cui fila militava proprio Maccan. Un solo punto di vantaggio sulla zona playout non fa dormire tranquillamente. Paura? “No – risponde deciso il “leone” -, paura mai. Un po’ di preoccupazione però ci sta, vista l’esperienza personale del campionato scorso. Siamo appena a metà stagione e abbiamo ancora tempo per risalire aumentando impegno e lavoro. Ci sono ampi margini di miglioramento”. Domenica ultima di andata a Belluno. “Già – annuisce Denis -, sarà una gara tosta. I gialloblu in casa hanno vinto 6 partite su 7 (perso solo con il Mantova, 1-2, alla quarta, ndr) e vantano il secondo miglior attacco (33 gol fatti, dei quali 24 davanti al pubblico amico, ndr). Però – ci spera il “leone” se ne hanno presi 24 (11 in casa, ndr) anche loro devono avere qualche problemino”. Sarà duello fra killer: il Cobra (Corbanese) contro il Leone (10 morsi a testa). “Non conta chi segna – conclude Denis -, conta chi vince”.