Teramo-Pordenone, i Ramarri visti da Perosa

12.12.2018 09:17 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Teramo-Pordenone, i Ramarri visti da Perosa

Adesso si può proprio chiamare fuga.

Il Pordenone espugna il Bonolis e vola a quota 32, con 5 lunghezze di vantaggio sulla Fermana che ha battuto (1-0) la Triestina rimasta a quota 26, raggiunta dalla Vis Pesaro (0-0 a Fano). Sconfitte anche Feralpisalò (0-1 in casa con l’Imolese) e Vicenza (0-2 a Gubbio). A quota 26 si trova anche la Ternana che giocherà in posticipo oggi a Bolzano col Sudtirol e che deve recuperare ancora la gara con la Sambenedettese. Gli umbri, vincendole entrambe potrebbero agganciare i ramarri in vetta, ma intanto è indiscutibilmente fuga. A determinare il risultato al Bonolis sono state le reti di gavazzi (prima in neroverde) e Candellone (settima), arrivate dopo che il rientrante Burrai aveva sbagliato un calcio di rigore assegnato per un atterramento in area di Candellone. Nella ripresa con l’inserimento di Bacio Terracino il Teramo (in verità in formazione largamente rimareggiata) ha cercato di riportarsi in partita, ma la retroguardia neroverde ha tenuto botta senza eccessivi patemi d’animo incassando così 3 punti preziosissimi. Tesser lascia a riposo Stefani e Berrettoni e presenta un Pordenone con Bindi fra i pali, Semenzato, Bassoli, Barison in difesa, Misuraca, il rientrante Burrai e Bombagi in mezzo e Gavazzi trequartista alle spalle di Magnaghi e Candellone. Nella ripresa sono entrati Damian, Cotali, Stefani, Germinale e Ciurria.

CHI PIU'

TESSER 9 - Quattro vittorie e un pareggio negli ultimi 5 turni. Sono numeri che giustificano ampiamente il +5 che attualmente vanta il suo Pordenone nei confronti dell'immediata inseguitrice. Il tecnico di Montebelluna ha costruito un Pordenone che sa farsi valere contro ogni avversaria e su ogni terreno. Alla vigilia si temeva l'erba sintetica del Bonolis. Ebbene anche su di un terreno inusuale e insidioso il Pordenone ha fatto la partita. Ciò che più piace però della gestione dell'Attilio è la gestione del gruppo. Con lui si sentono importanti tutti. Chi subentra diventa generalmente decisivo. Sia che parta dall'inizio (come oggi Gavazzi) che entri in corsa (come in passato Germinale). Il tutto senza proclami e con una serenità contagiosa.

GAVAZZI 7.5 - Partito nel ruolo di trequartista Domenico ha presso indossato i panni di un "all-around", svariando in ogni settore del campo e rendendosi preziosissimo anche in fase di non possesso. Di ottima fattutra il gol che ha sbloccato il risultato. Oltre a tutto importantissimo perchè ha spazzato subito via la delusione per il rigore sbagliato da Burrai.

CENTRALI DIFENSIVI 7 - Ottima la doppia B (Barison-Bassoli) che Tesser ha piazzato al centro della difesa. Barison ha ormai conquistato il cuore della tifoseria e la stima della critica, Bassoli non sempre in questo campionato è stato all'altezza di quelli passati. A Teramo ha dato prova di aver ritrovato la condizione migliore e l'autostima. Adesso Stefani sa di poter tirare il fiato di tanto in tanto senza lasciare la squadra in apprensione.

CHI MENO

BURRAI 6 - Sempre giustamente incensato. Questa volta Salvatore è stato semplicemente normale. Pesa decisamente sulla valutazione il calcio di rigore sbagliato (o parato da Lewandowsky). Al di là di quello però il metronomo non è stato l'elemento determinante come in tante altre partite. Evidentemente il riposo forzato (causa squalifica) di sabato scorso gli ha fatto più male che bene.