Teramo-Pordenone, I ramarri visti da Perosa

23.02.2017 09:25 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Teramo-Pordenone, I ramarri visti da Perosa

Bye, bye Pordenone. Forse aveva visto bene Joe Tacopina al termine del match giocato e perso dai ramarri al Penzo. Rimane deluso chi si aspettava reazione e riscatto nel recupero di Teramo.

Anche dalla trasferta più lunga (sia per chilometraggio che per stato d’animo) il Pordenone torna a mani vuote, battuto dai diavoli rianimati dalla cura Ugolotti. “Dura lex sed l’ex” si potrebbe dire parafrasando la versione latina del celebre detto del filosofo greco Socrate.

A infilare per primo Tomei è stato al 37’ proprio l’ex neroverde Riccardo Barbuti, rinforzo invernale chiamato a Teramo da Zauli prima di essere silurato per la seconda volta in stagione. Poi Matteo è caduto sotto il fuoco amico di Daniel Semenzato, autore di un clamoroso autogol che a 5’ dal termine ha spento il lungo tentativo di rimettere le cose a posto di Burrai e compagni.

Restano così 10 i punti di distacco dalla vetta per raggiungere la quale ora i ramarri dovrebbero scavalcare anche Reggiana, Padova e Parma, oltre alla capolista Venezia. Adesso vincere non basta più. Bisogna sperare anche nelle disgrazie altrui. Il posticipo di lunedì (20.45) al Bottecchia ci dirà se sia il caso o meno di cominciare la preparazione per i playoff.

Prestazione decisamente sottotono dei neroverdi che hanno pagato il dispendio di energie della sfida a Venezia e le lunghe ore di pullman per raggiungere Teramo.

Tedino ha lasciato a riposo Berrettoni, Suciu e inizialmente pure De Agostini, affidandosi a Pietribiasi in attacco a fianco di Arma, Buratto a centrocampo e Pellegrini in difesa. Se Bruno ha avuto poco dagli otto “titolari”, per l’ennesima volta ha avuto ancora meno dalle seconde linee.

IL MENO PEGGIO

MISURACA – Bisogna trovare almeno un ramarro da inserire nella colonna dei “buoni”. Scegliamo Gianvito Misuraca. Non avrebbe nemmeno dovuto giocare. Invece è stato il più propositivo fra i ramarri in una giornata più nera che verde.

I PEGGIORI

PIETRIBIASI – L’ex Bassano ha sciupato un’altra occasione per lasciare il suo segno in una stagione sfortunata passata a scaldare la panca. D’accordo che non è facile giocare “una tantum”, ma un giocatore esperto come lui dovrebbe serrere in grado di cogliere ogni palla al balzo.

ARMA – L’arma letale si è inceppata. A furia di definirlo giocatore totale si è dimenticato come si fa a essere speciale in area di rigore.

PELLEGRINI – Tedino lo inserisce per far rifiatare De Agostini, spostando Semenzato sulla fascia sinistra. Deludente.

SEMENZATO – Splendido gol. Purtroppo nella porta sbagliata. L’ennesimo tiki-taka fra difensori e portiere si trasforma nel più beffardo dei pallonetti.

Per l’articolo completo cliccare:

http://shop.ilgazzettino.it/?idCampagna=39&idSito=15&idBanner=10