Ternana-Pordenone, Canzian: "Non sottovalutare le Fere ferite"
Quella fra ramarri e fere non è mai stata una partita come tutte le altre per Claudio Canzian e mai lo sarà. Il suo cuore è sempre stato diviso fra i colori neroverde e rossoverde.
Oggi il vicepresidente della Figc regionale è anche combattuto fra la gioia per il grande risultato che sta ottenendo il Pordenone (primo con otto punti di vantaggio sulla Triestina seconda a sole sette giornate dal termine della stagione regolare) e il dolore per la situazione della Ternana, dodicesima in classifica a quota 35, più vicina alla zona playout (32) che a quella playoff (40), reduce dalla batosta interna con l’Imolese (0-3), fortemente contestata dai suoi stessi tifosi e sul punto di essere abbandonata dal presidente Stefano Bandecchi.
“Terni calcistica – annuisce Canzian – sta vivendo un momento veramente difficile. Le fere, partite con i favori dei pronostici per la promozione in serie B non hanno mai trovato la giusta alchimia per affrontare il campionato di terza serie. Lo testimoniano i numeri e i tre allenatori che si sono succeduti sulla panca rossoverde”.
La Ternana aveva iniziato il campionato sotto la guida di Luigi De Canio, esonerato il 19 gennaio per far posto a un altro ex Udinese come Alessandro Calori. Non è andata bene però nemmeno al subentrato perché a sua volta è stato tagliato lo scorso 14 febbraio e la squadra è stata affidata a Fabio Gallo. Nulla è cambiato.
“Anzi – riprende Canzian –, l’esame dei numeri dice che De Canio aveva fatto meglio dei suoi successori. Questo sta aindicare che i problemi non erano e non sono attribuibili alle conduzioni tecniche, ma alla composizione della rosa e alla situazione ambientale. Domenica i ramarri – commenta Canzian – troveranno al Liberati proprio un bell’ambientino. Attenzione però – avvisa il vicepresidente della federcalcio regionale – perché non sempre situazioni simili avvantaggiano chi si presenta alla sfida tranquillo. La Ternana poi è composta da giocatori di grande livello tecnico per la categoria. Gente che vorrà dimostrare che in altro ambiente avrebbero potuto far valere tutto il loro valore. Quale occasione migliore di quella che offre loro il calendario? Sconfiggendo la capolista, ancora imbattuta in trasferta, ritroverebbero autostima e probabilmente ricostruirebbero il feeling con la curva. Guai – è l’ammonimento di Canzian – sottovalutare una fera ferita”.
Le ultime parole di Canzian non possono che essere per Lovisa.
“Re Mauro ha fatto e sta facendo cose inimmaginabili solo dieci anni orsono. Anzi – si corregge -, solo lui – sorride al ricordo –, nel 2007, quando ripartimmo dall’Eccellenza (allora Canzian aveva assunto il ruolo di dirigente e direttore sportivo dei neroverdi, ndr) parlava già di serie B e – aggiunge – anche di serie A nel futuro del Pordenone. Un visionario – conclude Canzian – di idee chiare e fatti concreti”.