Monza-Pordenone, Rossitto: "Sulla carta una partita da doppia, con tanti gol"

17.11.2018 09:10 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Monza-Pordenone, Rossitto: "Sulla carta una partita da doppia, con tanti gol"

In Italia ora dici Monza e pensi subito a Berlusconi e Galliani.

A Pordenone invece il nome che viene legato alla società brianzola è quello di Fabio Rossitto. Stranamente per il Crociato proprio quella maledetta trasferta al Brianteo nel maggio del 2015 sancì la conferma dell’amore incondizionato del popolo neroverde verso il suo novello Odisseo, “bello di fama e sventura” (come cantò il Foscolo in Zacinto).

“Già – ricorda Fabio -, nonostante il 3-6 che subimmo e che causò la nostra retrocessione, nel viaggio di ritorno i pullman dei tifosi neroverdi costrinsero il nostro a fermarsi in un autogrill per applaudirci e cantare insieme a noi. Difficile vedere una cosa del genere in Italia. Sembrava più una scena di calcio anglosassone. L’ho raccontata proprio lunedì scorso a Conte e Ancellotti, esperti di stadi inglesi, a Coverciano alla cerimonia di consegna della panchina d’oro (vincitori Allegri per la serie A, Andreazzoli per la B e zanetti per la C, ndr)”.

Rossitto si fa sempre serio quando pensa a quel giorno che resterà indelebile nella sua memoria.

“Sì – annuisce -, perché avevamo studiato bene la partita, in ogni dettaglio. Venivamo dallo 0-2 della gara di andata al Bottecchia. Eravamo convinti di poter ribaltare il risultato. Feci di tutto per sorprendere i brianzoli evitando addirittura di far scendere in campo la squadra per il riscaldamento. Ci presentammo direttamente al fischio d’inizio. Gli avversari – racconta il Crociato - erano disorientati. Partimmo di slancio e andammo sul 2-0. Ci fu negato anche un calcio di rigore clamoroso che, se assegnato, avrebbe fatto restare il Monza in dieci per l’espulsione del portiere. Sembrava andare comunque tutto per il verso giusto. Invece subimmo un gol su calcio d’angolo e da lì le nostre certezze svanirono”.

Come svanì il sogno salvezza costruito su di una rincorsa eccezionale fatta dai ramarri da quando Fabio sostituì Foschi sulla panca neroverde.

“I tifosi – riprende Rossitto – avevano capito e apprezzato tutto l’impegno che avevamo messo per cercare il miracolo e vollero ringraziarci nonostante il doloroso epilogo con un caloroso abbraccio che io porto ancora nel cuore e per sempre porterò”.

Oggi Rossitto, in attesa di una nuova panchina, fa l’opinionista e soprattutto il tifoso.

“Quella di quest’anno – afferma - sarà una sfida diversa. Sia il Pordenone che il Monza guardano in alto. La tensione che precede il match, se veramente c’è tensione, non è legata alla classifica, ma agli ultimi risultati delle due contendenti. Il Pordenone arriva da un pareggio e due sconfitte che comunque non hanno compromesso di tanto la sua posizione (secondo a una lunghezza dalle capolista Fermana e Vicenza, ndr). Il Monza dalla batosta con la Ternana (1-4) e dal pareggio di Pesaro (1-1). Probabilmente il team di Brocchi soffre la diversa attenzione e la pressione mediatica derivante dall’ingresso in società di Berlusconi e Galliani. Che partita sarà? Sarà una sfida – prevede Fabio – che tutte due vorranno vincere. Sulla carta una partita da doppia, con tanti gol”.