Padova-Pordenone, esame di laurea per i neroverdi

Esame di laurea all’università di Padova. Questo pomeriggio, 14.30, Bruno Tedino presenterà all’Euganeo la sua tesi dal titolo:

“Come coniugare estetica e concretezza”.

Sulle ali di quattro vittorie consecutive il Pordenone ha raggiunto la vetta insieme alla Reggiana. Eppure nessuno ancora mette i ramarri in cima alla lista delle favorite. Un successo in casa di un Padova che sta benissimo (18 punti negli ultimi 7 turni) potrebbe aiutare a convincere anche i più scettici.

Non basta. A rendere ancora più frizzante l’attesa per il big match della sedicesima si aggiungono le decisioni estive di coloro che hanno preferito la piazza grande (Zamuner, Mateos, Mandorlini e Boniotti) a una emergente, ma di meno tradizione e peso politico e dall’altro lato il grande rifiuto di Bruno Tedino di seguirli nella città del Santo. Tutto ciò accompagnerà per tutti i 90’ i contendenti in campo e a bordo dello stesso.

Mentre sugli spalti gioiranno e soffriranno 6 mila padovani e 300 coraggiosi supporters naoniani. Tedino non annuncia i primi undici.

“Giocheranno – si limita a dire - quelli che stanno meglio”.

Difficile però rinunciare (l’ha ripetuto spesso nelle ultime due settimane) a coloro che hanno portato il ramarro in testa. Ipotizziamo allora il solito 4-3 e fantasia: Tomei, Semenzato, Stefani, Ingegneri, De Agostini, Suciu, Burrai, Misuraca, Cattaneo, Arma, Berrettoni.

Arbirerà Alessandro Prontera di Bologna.

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