Pordenone Calcio: ramarri fra mercato, documentazioni e impegni finanziari

Sono giorni importanti quelli che stanno vivendo dirigenti e operatori neroverdi al De Marchi. Non solo per programmare le operazioni della finestra di mercato che ufficialmente verrà aperta il primo giorno di luglio. Le ultime voci provenienti dal Veneto riportano un interesse per il difensore Amedeo Benedetti, classe 1991, che con contratto in scadenza potrebbe lasciare il Cittadella. L’impegno più grosso riguarda però la finalizzazione della documentazione da allegare alla domanda di ammissione al campionato di serie C 2022-23 che dovrà essere depositata presso la Lega Pro entro il 22 giugno. Le disposizioni pubblicate dalla Figc prevedono che ogni società professionistica in possesso del necessario titolo sportivo completi la domanda la domanda di ammissione alla Lega Pro allegando alla stessa la Licenza Nazionale e l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute da FIFA, UEFA e F.I.G.C. Bisogna inoltre provvedere al versamento della quota associativa e delle quote di partecipazione alle competizioni ufficiali di Lega Pro. La quota ammonta a 60.000 euro per le società associate a Lega Pro nella stagione 2021/2022. Per le altre, come è il caso del Pordenone, la ammonterebbe a 105.000 euro, 45.000 dei quali rappresentano la quota straordinaria che verrà rimborsata al termine della stagione alle società che dovessero retrocedere in serie D. Cosa che auspicabilmente non riguarderà il Pordenone il cui obiettivo, secondo le parole dello stesso Mauro Lovisa, è il ritorno in serie B nello spazio di due anni. Dovrà inoltre essere depositata presso la Lega Pro la documentazione originale della fideiussione dell’importo di 350.000 euro rilasciata da banche che figurino nell’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia, società assicurative, società iscritte all’Albo Unico che abbiano un capitale sociale non inferiore a cento milioni di Euro. Dovrà essere depositata sempre presso la Lega Pro inoltre una dichiarazione in cui si accetta che i proventi vengano riparti da parte della Lega di Serie B in caso di promozione e/o ammissione ad una lega superiore nella stagione sportiva 2023/2024. Quanto sopra non basterà. Entro domani dovrà essere depositata la dichiarazione di disponibilità dell’impianto sportivo in cui disputare le gare casalinghe rilasciata dall’Ente proprietario, copia della licenza d’uso con indicazione della capienza, specificando il numero dei posti nei vari settori (inclusi quelli riservati alla stampa e agli spettatori diversamente abili), i verbali rilasciati dalle competenti Commissioni Provinciali o Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo e l’istanza per ottenere anche per l’inizio della stagione 2022-23 la deroga a disputare le gare interne in uno stadio non situato nel proprio comune, ma posto comunque nella regione in cui ha sede la società oppure in una regione confinante. Il tutto corredato da copia dei contratti per la fornitura dei servizi di ticketing, controllo accessi e stewarding, la certificazione dell’accettazione, da parte delle autorità competenti per l’ordine pubblico, del sistema di videosorveglianza e delle soluzioni adottate per la separazione strutturale delle tifoserie, la certificazione, avente data non antecedente il 1° luglio 2021, delle dimensioni del rettangolo di gioco, la dichiarazione che afferma l’impegno a mantenere in efficienza il terreno di gioco e la dichiarazione che afferma l’impegno a provvedere, in caso di neve, allo sgombero di questa fino a 24 ore prima dell’orario ufficiale previsto per l’inizio della gara, la certificazione dei livelli d’illuminamento garantiti dall’impianto d’illuminazione e infine la pianta dello stadio con indicazione, per ciascun settore, della capienza e per ciascun settore, del numero di sedute individuali (seggiolini) presenti. Impossibile annoiarsi in casa neroverde.