Pordenone Calcio: il De Marchi torna a vivere

Torna a battere il vecchio cuore neroverde. Dopo settimane di silenzio il quartier generale di via Villanova di Sotto si rimpolpa dell'affetto del popolo neroverde accorso in massa ieri al De Marchi alla notizia del ritrovo del nuovo gruppo squadra che con ogni probabilità prenderà parte al campionato di serie D. In questo momento di grande difficoltà economica che ha portato la società in pratica a rinunciare alla partecipazione al campionato di Lega Pro in seguito all'istanza di fallimento presentata dalla Procura del tribunale di Pordenone, nessuno di loro ha dimenticato le gioie vissute negli ultimi anni sotto la gestione Lovisa quando la squadra è arrivata addirittura a sfiorare la massima serie fermata solo dal Frosinone nelle semifinali playoff del 2020 per la promozione in serie A. Ieri pomeriggio in verità a causa probabilmente anche del fatto che si trattava di una giornata lavorativa o antecedente al periodo ferragostiano, non c’è stato un vero ammasso di folla ma il centinaio di tifosi presenti al De Marchi rappresentano un buon numero ed erano vestiti con t-shirt neroverdi o avevano sciarpe e striscioni inneggianti al Pordenone e quando è apparso fuori dagli uffici, non hanno neanche mancato di applaudire il presidente Mauro Lovisa che poi a presenziato l'intera seduta a bordocampo a guardare la sua nuova creatura: “Forza grande presidente!”.
Il primo a ricevere con nutrito affetto i tifosi è stato Fabio Rossitto al quale la società ha affidato il ruolo di responsabile del settore giovanile.
"Il presidente ha un entusuasmo incredibile" - ha detto il crociato - "Bisogna veramente fargli una statua. Se oggi ritorniamo a vivere è grazie alla sua incondizionata tenacia. Sono veramente felice di vedere dopo tempo, il centro sportivo di nuovo in azione. Vederlo vuoto dava veramente tristezza. Oggi torno a vedere del movimento, ed è bello condividerlo con tutti questi tifosi che sono quì a mostrarci il loro amore. Adesso devo concentrarmi sul settore giovanile, ci sarà da lavorare tanto per ricostruire ma credo che siamo nelle mani giuste con questa società per poter ripartire".
Al De Marchi non poteva mancare un tifoso formato gradinata e da trasferta come il deputato Emanuele Loperfido:
"E' un appuntamento importante per questa società e non potevo mancare. Siamo fiduciosi, la società in queste settimane ha fatto sforzi notevoli con tanti sacrifici. Come amministrazione siamo consapevoli di quanto è stato fatto dalla proprietà e come primo giorno - inteso come ripartenza - era necessario essere presenti ed essere vicini al Pordenone".
L’incrollabile fede è lampante anche nelle dichiarazioni di Dario Rosolen appassionato neroverde da oltre quarant'anni.
"Penso che sia un primo passo verso la luce dopo settimane veramente buie che tanto ci hanno rattristato. E' vero - sottolinea Dario - che tutto è legato alla sentenza del 21 agosto ma comincio a ipotizzare di tornare a vedere una partita dignitosa di calcio in questa città e con questa società che ho sempre sostenuto nonostante tutto. Non mi aspetto un campionato di vertice, perchè siamo ad agosto inoltrato e senza un organico competitivo ma ritornare a respirare l'aria del terreno verde come ai vecchi tempi, magari al Bottecchia e nel mio posto storico".
Chi in queste settimane non ha mai perso le speranze di vedere ancora in campo la propria squadra del cuore è Lorenzo "Ciro" Ciavarella:
"Noi tifosi dobbiamo rimanere compatti e stare vicino a questa società per tutto quello che ci ha regalato, sportivamente ed emotivamente parlando. Non è certo una bella situazione quella del Pordenone considerato il suo momento che lo vede al centro di una istanza di fallimento, ma ci sono stato per questi colori in passato e continuerò ad esserci anche in futuro, se il tribunale ce lo consentirà. Intanto godiamoci questa giornata, è bello rivedere dei ragazzi in campo che stanno in cerca dell'amalgama. E' bello rivedere i tifosi su una tribuna a sventolare i colori del cuore".