Pordenone Calcio: il giudizio di Maurizio Mazzarella

Il 2022, anno difficile e complicato che ha visto il Pordenone tornare in serie C dopo la storica partecipazione al campionato di serie B, sta finendo. In questi ultimi giorni i neroverdi sono in ferie. Pausa che auspicabilmente servirà loro per ricaricare le batterie sia a livello fisico che mentale. Si ritroveranno al De Marchi venerdì per cominciare a preparare la partita di domenica 8 gennaio al Moccagatta di Alessandria con la Juventus NextGen. Ha chiuso il 2022 in testa con 38 punti la Feralpisalò. Al secondo posto c’è il Vicenza con una lunghezza di ritardo. Sono le squadre che Maurizio Mazzarella aveva indicato già due mesi orsono come le rivali più agguerrite del Pordenone nella corsa verso la promozione.
“Le ambizioni del Vicenza – sottolinea l'ex giocatore e dirigente neroverde – sono note. Una società che ha vissuto stagioni importanti anche in serie A con giocatori del calibro di Paolo Rossi non può che puntare al salto di categoria e il suo presidente Stefano Rosso non lo nasconde di certo. Decisamente diversa è la storia della Pro Sesto, quinta, che ha conosciuto la B solo fra il 1943 e il 1949. Ora però – sottolinea il Mazza - è guidata da Gabriele Albertini (fratello dell’ex campione del Milan e della Nazionale Azzurra Demetrio Albertini) che l’ha rilevata fra i dilettanti, vuole riportarla in cadetteria e fa di tutto per riuscirci. Attenzione però – continua l’avvocato -, sono certo che non sono da sottovalutare nemmeno società che attualmente sono a centro-classifica come Novara (ottavo a quota 38, ndr) e Padova (nono a quota 27 insieme alla Pro Vercelli, ndr), ma che durante la finestra di mercato di gennaio si rinforzeranno per recuperare il terreno perso nel girone di andata”.
Mazzarella non ha perso fiducia nel Pordenone.
“In tutta onestà – premette – mi aspettavo qualcosa di più perché Matteo Lovisa ha messo insieme un buon organico per la serie C e l’ha affidato a un tecnico come Mimmo Di Carlo che ha già dimostrato in passato di conoscere a perfezione la categoria e di sapere bene come si fa a portare le sue squadre alla promozione. La stagione era iniziata bene. Poi – si rammarica il Mazza – ci sono state quelle cinque partite che hanno fruttato solo quattro punti. Bisogna ammettere che nemmeno l’ultima con la Triestina è stata una grande partita anche se ha permesso loro di tornare al successo. L’atteggiamento non è stato da squadra che punta decisamente alla promozione. Da ex neroverde e da attuale super tifoso mi auguro che la pausa aiuti Di Carlo a trasformare i ramarri in autentici caimani e che durante la finestra di mercato che inizierà il 2 gennaio arrivi a Pordenone un attaccante in grado di concretizzare le occasioni che la squadra produce. Io – il Mazza riveste i panni di direttore sportivo – farei di tutto per riportare a Pordenone Luca Strizzolo che conosciamo bene, che attualmente gioca nel Perugia ultimo in classifica in serie B e al quale sicuramente non dispiacerebbe tornare in riva al Noncello!”.
Mazzarella è convinto anche che la flessione di rendimento fra novembre e dicembre non sarebbe durata tanto se i ramarri avessero giocato nella Destra Tagliamento.
“Ho esperimentato di persona – ricorda – quanto importante possa essere l’incitamento del popolo neroverde. Sono certo che con il trasferimento a Fontanafredda la storia sarà diversa. Fontanafredda non è Pordenone? Lo so benissimo – sorride il Mazza -, ma il Tognon è uno stadio comprensoriale ed è raggiungibile in macchina in appena quattordici minuti. Dopo il trasferimento a Fontanafredda – conclude Mazzarella - il Pordenone, spinto da noi tifosi riceverà tutto il sostegno necessario per sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità!”.