Pordenone Calcio: il valore dei giovani, l'orgoglio dei vecchi

10.05.2022 08:30 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Calcio: il valore dei giovani, l'orgoglio dei vecchi

La stagione agonistica è finita. I ramarri si ritroveranno ancora al De Marchi domani, giovedì e venerdì mattina, ma senza l’obiettivo di scendere in campo per una gara ufficiale. Auspicabilmente saranno sedute a porte aperte per consentire ai tifosi più appassionati di salutare i loro beniamini e ancora di più per permettere ai giocatori stessi di ringraziare gli aficionados che non li hanno mai abbondonati nemmeno nelle trasferte più lontane come quella di venerdì scorso allo Stadio di Via del Mare di Lecce dove il Pordenone, già matematicamente retrocesso, ha incassato la sua ventiseiesima sconfitta su trentotto partite disputate. Le vittorie sono state solo tre e proprio per questo memorabili, due in “casa” con l’Alessandria (2-0) e con il Frosinone (2-0) e una addirittura in trasferta a Perugia (1-0). Nove sono stati i pareggi. Complessivamente i ramarri hanno infilato solo ventinove palloni nei sacchi avversari (peggior attacco del girone) e ne hanno raccolti settantuno dal fondo del proprio (peggior difesa).

Sono dati che sottolineano gli errori commessi in fase di costruzione della rosa allestita sia la scorsa estate che durante la finestra di mercato dello scorso gennaio. Errori per altro ammessi e sottolineati dallo stesso Mauro Lovisa. A pagare sono stati i tre tecnici che si sono succeduti sulla panca neroverde a partire da Massimo Paci per passare poi a Massimo Rastelli e chiudere con Bruno Tedino che grazie alla sua esperienza ha sicuramente innalzato il livello qualitativo del gruppo che ha avuto a disposizione, ma non abbastanza da riuscire a compiere il miracolo di portare la squadra ad annullare il gap dalla zona playout. Del resto lo stesso Transfermarkt, sito che si occupa delle operazioni di mercato, ha valutato l’intera rosa neroverde 9 milioni e 900 mila Euro, valore più basso dell’intera categoria.

Anche in una stagione così disgraziata non sono mancati lati positivi. Il primo fra questi sarà il premio che la società riceverà per il minutaggio dei giovani utilizzati nel corso del campionato che in base a una stima approssimativa dovrebbe avvicinarsi al milione quattrocento mila Euro. Vanno evidenziate anche le convocazioni in azzurro di Nicolò Cambiaghi (in prestito dall’Atalanta) nella rappresentativa Under 21 e di Christian Dalle Mura (in prestito dalla Fiorentina) in quella Under 20. Entrambi hanno saputo farsi valere in neroverde grazie anche alle indicazioni e agli insegnamenti dello stesso Tedino.  

La stagione appena conclusa sarà anche l’ultima da giocatori per due bandiere neroverdi come Mirko Stefani e Jack Bindi. Il primo punta a restare alla corte di Mauro Lovisa come allenatore delle giovanili. Il secondo invece ha deciso di smettere le scarpe bullonate per passare dietro a una scrivania facendo valere le due lauree (una in psico-economia e l’altra in mamagement dello sport) conseguite mentre difendeva con sicurezza le porte delle squadre in cui ha militato.

“Attraverso gli studi universitari – ha spiegato Jack ai microfoni di Tuttomercatoweb – mi sono costruito un precorso alternativo che ora reclama il suo momento. tttraversomi sono costruito attraverso gli studi universitari un percorso alternativo. Che reclama adesso il suo momento: è l’ora di lasciare questa prima parte di vita per dedicarmi a qualcosa di diverso. Erano mesi – ha confessato che stavo valutando questa opportunità. Mi ha sorpreso positivamente la reazione, la stima e l’affetto dei tifosi alla notizia del mio abbandono, cosa che mi ha gratificato molto. Vuol dire – ha concluso Jack - che ho fatto bene, che sono piaciuto e sono stato utile sensazione che mi dà ancora più serenità nel lasciare il calcio giocato”.