Pordenone Calcio: i piani di Mauro Lovisa

Sono ore di lavoro senza sosta per il presidente Mauro Lovisa. Il suo impegno in questi giorni è massimo, soprattutto dal punto di vista economico. Cosa che non appare tanto semplice ma il presidente le sta provando tutte per scongiurare il fallimento del club di cui è al comando da 16 anni. Non solo. Il suo obiettivo dichiarato, dopo la rinuncia alla serie C, è quello di una ripartenza dal campionato nazionale dilettanti ovvero la serie D cosa che naturalmente si auspicano tutti coloro che voglione bene al Pordenone Calcio.
Il numero uno neroverde, in queste ore, scontato il fatto che vada a buon fine l’operazione del salvataggio del club, è anche alle prese a come allestire una squadra competitiva per la prossima stagione che ormai è alle porte. Il primo nodo da sciogliere è a chi affidare la conduzione tecnica della prima squadra. Diversi sono i profili monitorati i cui sondaggi potranno partire ovviamente solo dopo le valutazioni della prossima settimana del Tribunale di Pordenone sul piano di garanzia elaborato e presentato dagli avvocati Malattia e Casucci. Quindi una eventuale ripartenza dal massimo campionato dilettantistico è un'ipotesi che non dipende solo dalla volontà del patron neroverde. C'è da dire inoltre che è possibile iscrivere il club in serie D fino alle ore 18.00 di venerdì 14 luglio e che i costi di gestione annui partono da un minimo di 350mila euro. Nella peggiore delle ipotesi si dovrà pensare di ripartire dal campionato di Eccellenza regionale. L'adesione può partire dal 13 luglio e i termini di iscrizione scadranno il 27 (termine perentorio 10 agosto) e che ha costi ampiamente più accessibili. Un minimo base di 150mila euro garantirebbe un onorevole campionato. In questo caso le scelte tecniche potrebbero ricadere su esperti profili locali che ben conoscono la categoria regionale e i giocatori che ne prendono parte.
Resta il fatto che ripartire dai dilettanti dopo una parentesi decennale tra i professionisti non è facile. Ricostruire dal basso potrebbe essere di grande aiuto. Un concetto chiaro al presidente Mauro Lovisa a tal punto da correre subito ai ripari puntando ancora sull'ennesima collaborazione con mister Fabio Rossitto, a cui verrà affidato il ruolo di responsabile del settore giovanile a ulteriore testimonianza dell’interesse della società verso i giovani ramarri. Il Crociato, persona perbene e stimata, oltre ad essere un grande motivatore come dimostrato durante la sua carriera in "panca", conosce bene l'ambiente e potrebbe essere un ottimo veicolo di congiunzione tra il Pordenone e i tifosi in modo da riportare in città una ventata d'aria fresca dopo i giorni turbolenti a suguito delle vicende giudiziare della società e alla conseguente scelta di rinuncia alla serie C. La notizia del suo rientro al De Marchi è stata accettata con favore dal popolo neroverde che lo ha sempre considerato uno dei suoi beniamini. Sarebbe certamente questo un buon segno di rinascita del club neroverde.