Presotto-Nadal-Mazzarella: prove d'accordo a Sacile

"Ho una sola certezza: non faremo morire ciò che abbiamo fatto nascere". Lidia Nadal, suo malgrado, si si trova in questi giorni, insieme al marito e presidente della Sacilese Paolo Presotto, al centro dell'attenzione. Le sue parole, pronunciate con orgoglio, spazzano via ogni voce di abbandono della coppia più bella del calcio nostrano. Ci sarà un ridimensionamento, ma forse riguarderà più una riorganizzazione dei costi che una vera rinuncia alle tradizioni e ambizioni biancorosse. Mercoledì pomeriggio Nadal e Casagrande hanno incontrato Maurizio Mazzarella. L'avvocato ha portato al tavolo la sua visione del calcio moderno. Pare che la scintilla sia scoccata. Nella settimana entrante ci sarà un nuovo meeting fra le parti.
FUTURO GIOVANI - Presotto e Nadal hanno atteso invano l'intervento di altri operatori sacilesi e i risultati degli appelli ai politici. "Da soli - scuote la testa la first lady - non possiamo continuare a gestire una squadra d'alto livello come negli ultimi due anni. La Sacilese 15-16 avrà una rosa giovane, possibilimente fatta in casa, con due o tre giocatori esperti a fare da spina dorsale. Punteremo alla valorizzazione dei ragazzi provenienti dal vivaio. L'avvocato Mazzarella? Ha tante belle idee. Speriamo - conclude Lidia Nadal con il pragmatismo che la contraddistingue - abbia alle spalle anche qualcono che ci aiuti, eventualmente, a metterle in pratica".
RAZIONALIZZAZIONE - Solo in C e a Pordenone. Erano queste le condizioni che si era autoimposto Mazzarella per un suo rientro nel calcio. "Vero - sorride l'avvocato -, ma sono andato a vedere un paio di partite a Sacile e ho avuto modo di parlare con Presotto e Nadal. Con loro Sacile ha conosciuto il professionismo (Seconda Divisione) ed è rimasta in zona podio nelle ultime stagioni di Lega D. E' gente fantastica, di grande umanità, che gestisce la Sacilese come fosse una grande famiglia. Non puoi non restare affascinato da persone così. Mi sono messo a disposizione. Con il mio bagaglio d'esperienza nel calcio e con le mie conoscenze. I risultati ottenuti hanno avuto un costo notevole. Ora - l'avvocato sembra aver già accettato la sfida - vediamo cosa riusciamo a fare ridimensionando i costi. In momenti di crisi come questi due cose non mancano: gli avvocati - autoironia - e i giocatori. Non avremo difficoltà a trovare a prezzi ragionevoli quei due o tre elementi che possano fare da chioccia ai giovani".