Pordenone Calcio: Misuraca in cerca della ciliegina
La gara al Polisportivo Provinciale di Trapani sarà importante per tutto il clan neroverde, ma per Gianvito Misuraca, siciliano nato a Palermo il 2 aprile 1990, avrà certamente un sapore particolare.
“Vero - annuisce Misu -, per me sarà la prima volta nella mia mia isola da avversario. Sarà indubbiamente una grande emozione. Mi dispiace che la sfida al Provinciale venga giocata a porte chiuse. Se fosse stata a porte aperte sono certo che fra le migliaia di tifosi granata ci sarebbe stato anche qualche mio vecchio amico di Palermo accorso per vedere me e tifare per la mia squadra”.
Gianvito non può ovviamente rinnegare i legami con la sua terra.
“Palermo – ammette infatti – mi manca tantissimo. Mi manca tutta la Sicilia, il suo cielo, il suo mare e la mia gente. Confesso però – aggiunge – che a Pordenone sto benissimo. Ormai lo sento un po’ casa mia e sono felicissimo di essere apprezzato dai pordenonesi non solo come giocatore, ma pure come uomo. Per questo, pur con tutto il rispetto per mie origini –, al Polisportivo Provinciale darò il massimo e anche qualcosa di più per aiutare i miei compagni a conquistare un risultato positivo”.
Misuraca dimostra di conoscere bene il Trapani.
“L’ho visto giocare in televisione contro il Frosinone – racconta il centrocampista neroverde – e mi ha fatto un’ottima impressione. Castori ha giocatori di qualità, a partire da Pettinari (secondo nella classifica marcatori con 14 gol, tre soli in meno del capocannoniere Iemmello del Perugia, ndr) che è supportato da un centrocampo di grande spessore. Sono in serie positiva da cinque turni e sabato scorso – ci tiene a sottolineare Gianvito - hanno messo in grande difficoltà il Frosinone che non nasconde ambizioni di promozione in serie A”.
Ambizioni che coltiva anche il Pordenone nonostante il mezzo passo falso (0-0) di sabato scorso al Rocco con il Venezia alla prima uscita dopo lo stop di tre mesi e mezzo causato dal timore di contagi da Corona virus.
“Quella con il Venezia – garantisce Misu – è stata una partita particolare. Era la prima dopo la pausa e la prima al Rocco dopo l’invito a lasciare la Dacia Arena totalmente a disposizione dell’Udinese. Siamo comunque soddisfatti del punto incassato che ha mosso la nostra classifica e ci ha ulteriormente avvicinati alla salvezza matematica. Possiamo però – ammette Gianvito – fare di più e sono convinto che lo dimostreremo facendo emergere tutti i nostri valori in questo finale di campionato”.
Quella con il Venezia di sabato scorso è stata, fra campionato e coppe, la sua centoventicinquesima partita in neroverde. Misu è arrivato al Pordenone nel 2016. Al suo primo campionato ha collezionato 37 presenze e 3 gol. Nel 2017-18 le presenze sono state 31 e 2 i centri. Alla promozione della scorsa stagione ha contribuito con 20 presenze. Venti sono i gettoni collezionati anche nel campionato in corso.
“Credo – afferma con orgoglio – di aver dato il mio contributo alla crescita della squadra assieme alla quale – ammette - sono cresciuto anch’io. Dove possiamo arrivare? Intanto giochiamoci una alla volta queste ultime nove partite della stagione regolare mettendo sempre in campo il nostro entusiasmo e la nostra determinazione. Speriamo di poterlo fare prima possibile anche con i nostri tifosi sugli spalti. Vogliamo assolutamente restare almeno in zona playoff e sono certo che il loro calore ci aiuterebbe. Alla mia felice convivenza con i ramarri manca solo la ciliegina sulla torta. Chissà – sorride Misu – che non arrivi già al termine di questo campionato”.