Pordenone Calcio: Ha uno scudetto in bacheca il neo arrivato Germinale

26.08.2018 10:54 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: Ha uno scudetto in bacheca il neo arrivato Germinale

Ha uno scudetto in bacheca Domenico Germinale, neo acquisto del Pordenone.

E’ quello del 2006, tolto alla Juventus per i fatti di calciopoli e assegnato all’Inter. Domenico se l’è “guadagnato” per aver collezionato una presenza in prima squadra nel match contro il Cagliari. Roberto Mancini lo fece esordire, diciottenne, in serie A insieme a Leonardo Bonucci. Due strade, due destini diversi.

“Sfiorai anche un gol di testa su assist di Veron – ha raccontato Germinale tempo fa a Gianluca Di Marzio -. Ogni tanto mi chiedo cosa sarebbe cambiato se quel pallone fosse entrato. Forse niente, perché la cosa più difficile, a quei livelli è restare, non arrivarci. Bonucci – ha ammesso Domenico - era un giocatore tecnicamente normalissimo, ma mentalmente già ruggiva. È quella convinzione così ostinata che ti fa essere un calciatore di serie A. Io invece lì ho perso il treno e quando inizi a scendere è dura risalire”.

Senza sapere ancora di avere un tricolore cucito sul petto (lo scudetto venne assegnato all’Inter nel 2007), Germinale decise di non continuare la sua esperienza nella Primavera dell’Inter per andare a cercar fortuna nel Pizzighettone in C1 (10 presenze, un gol). Fu la prima tappa di una sorta di giro d’Italia che nelle stagioni successive lo portò a Porto Torres, Cittadella, Foggia, Benevento, Como, Albinoleffe (unica stagione in serie b con 22 presente e 3 centri), Catanzaro, Spal, Alessandria, Bassano, Padova e nelle ultime due stagioni all’Alma Juve Fano.

Un vero “giramondo” che ha saputo conquistarsi simpatie fra le varie tifoserie per il suo carattere e il suo modo di fare più ancora che per il suo rendimento in campo.

“Ne ho fatte di cavolate – ha ammesso sempre a di Marzio – e le ho pagate”.

Germinale arriva da due stagioni all’Alma Juve Fano dove ha dovuto giocare per la salvezza.

“Con Brevi – ha raccontato - mi sono sempre trovato bene. Lui apprezza i giocatori di personalità, che lavorano forte in allenamento. Io spesso mi faccio odiare dai miei compagni più giovani perché voglio il massimo dell’impegno. Alla loro età – ha ricordato - Materazzi mi massacrava”.

Domenico è ancora ottimista.

“Sono ancora un sognatore – ha ammesso -. Non mi sento “vecchio”. Forse avrei bisogno di un’occasione”. A Pordenone ce l’avrà. Se non altro almeno per puntare a chiudere la carriera in serie B”.