Pordenone Calcio: l'incitamento di Adriano Fedele

29.12.2022 09:00 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: l'incitamento di Adriano Fedele

Non sono tanti i pordenonesi che tifano Udinese. Anzi, fra i supporters bianconeri e quelli neroverdi c’è stato pure uno scambio di commenti non troppo affettuosi quando lo scorso novembre una rappresentanza del fan club PN Neroverde 2020 si è recata alla Dacia Arena con bandiere giallorosse in occasione della sfida fra l’undici di Sottil e il Lecce con il quale è nata una sorta di gemellaggio in occasione dell’ultima partita della scorsa stagione in serie B in Puglia al termine della quale i naoniani si unirono ai salentini per festeggiare la promozione della loro squadra in serie A cercando nel contempo di consolarsi per la retrocessione dei ramarri in C già matematica prima dell’incontro. D’altra parte pare che non ci siano nemmeno tanti abitanti della Sinistra Tagliamento che tifano Pordenone. Importante però è che ce ne sia uno: Adriano Fedele che, oltre a quelle del Bologna e dell’Inter, ha vestito da giocatore anche le casacche dell’Udinese (dal 1964 al 1970) e del Pordenone (dal 1983 al 1985) del quale è stato pure allenatore nella stagione 1987-88 e dal 2001 al 2003.

“Prima di parlare – sorride Fedele - incrocio le dita perché nel febbraio dell’anno scorso dichiarai che il Pordenone si sarebbe salvato e invece sappiamo tutti come è andata a finire. Sono tuttora convinto però che quella squadra, se avesse giocato con grande determinazione, avrebbe potuto conservare la categoria”.

In altre parole bastava scendere in campo con la stessa grinta che aveva lui quando giocava.

“Credo comunque – continua – che non ci siano dubbi sul fatto che quest’anno sia stato assemblato un organico più che buono per la serie C e che sia stato affidato a un tecnico preparato come Di Carlo. Mi ricordo di Mimmo anche come giocatore. Era un mediano non di grandissima qualità – sorride l’Adriano -, ma era sempre animato da tanta determinazione e guidato da una buona intelligenza. In campo dava tutto così come cerca far dare ai giocatori che allena. Mi auguro – parla ora il tifoso - che riesca a trasmettere le sue doti anche a tutti i ramarri!”.

Adriano Fedele non guarda ora la classifica anche se inserisce fra le rivali più agguerrire Feralpisalò prima con 38 punti e Vicenza seconda con 37.

“Non lo dico – sottolinea però – per la posizione che occupano attualmente, ma per il loro potenziale. A queste ci aggiungo infatti anche il Padova (decimo a quota 27, ndr) e, permettetemi, lo stesso Pordenone (terzo con 36 punti, ndr). La classifica va presa in considerazione solo da fine marzo in poi. Importante è arrivare a primavera ancora in corsa. Pertanto – ribadisce nuovamente il suo dogma - forza ramarri, non dovete mollare mai!”.  Adriano non fa mancare il suo abbraccio ai tifosi neroverdi. “Sia a quelli che seguono la squadra da vicino – afferma - che quelli che, per diverse ragioni, la seguono da lontano come me. Con loro – ricorda – mi sono sempre trovato bene sia da giocatore che da allenatore. Voglio idealmente abbracciare – aggiunge - tutti i pordenonesi perché con loro mi sono sentito sempre in sintonia e perchè mi sono trovato benissimo nella Destra Tagliamento dove conservo ancora parecchi amici. Forza Pordenone!”.  

Domani i ramarri riprenderanno ad allenarsi al De Marchi con una seduta doppia (mattino e pomeriggio) dopo la breve vacanza per festeggiare il Natale in famiglia. Saranno al lavoro solo di mattina. Potranno poi festeggiare il primo giorno del nuovo anno ancora a casa, ma già lunedì riprenderanno la preparazione in vista del match dell’8 gennaio al Moccagatta di Alessandria contro la Juventus NextGen.