Pordenone Calcio, Lovisa Jr: "Abbiamo l'obbligo di migliorarci nel prossimo futuro"

La situazione in cui versa il Pordenone in questa disastrosa stagione che lo vede ultimo a 4 giornate dal termine del campionato e con un piede in C è di certo la peggiore da quando la famiglia Lovisa è in sella ancor di piu' di quella che sancì il ritorno al professionismo nel 2014-15 che riporto' i ramarri in D dopo appena un anno ma che con la rimonta dell'ultima parte di stagione regalo' al popolo neroverde l'illusione di una gioia svanita solo ai play out. In effetti nei 14 anni di gestione bisogna sottolineare che le gioie regalate ai tifosi sono state certamente maggiori delle delusioni. Su tutte va ricordata la serie A sfiorata nel primo anno in B senza tralasciare i 3 anni in categoria cosa mai avvenuta nella storia centenaria della società. Difficile pensare conoscendo l’ambizione del presidente Lovisa che il ridimensionamento sia stato programmato sin dalle ultime campagne acquisti cessioni. Probabilmente si è trattato di errori di sopravalutazione fatti da chi ha operato nelle ultime finestre di mercato. Cosa per altro sottolineata con frequenza sui social frequentati dal popolo neroverde. Con l’arrivo di Tedino i neroverdi hanno indubbiamente dato segni di risveglio rispetto alle prestazioni fornite in precedenza con Paci e poi con Rastelli. Non tanto però da riuscire a ribaltare una situazione che vede la rosa messa a sua disposizione all’ultimo posto fra tutte quelle della serie B ma che ha portato i ramarri a giocarsi lo scorso week end un match decisivo contro l'Alessandria e poi perso contro una diretta concorrente e che avrebbe potuto cambiare le sorti di questa stagione.
"Abbiamo avuto un approccio sbagliato alla gara." - ha commentato il direttore dell'area tecnica Matteo Lovisa - "Se vuoi salvarti devi dimostrare carattere e combattere pallone su pallone invece in campo abbiamo fatto tutt'altro. Le diverse assenze non ci hanno favorito ma questo non deve essere una scusante. La posta in palio era alta e si doveva fare di piu'".
Il direttore analizza l'intera stagione. "Paghiamo il gap subito dalle altre squadra in avvio di stagione. In serie B se fai una partenza falsa come la nostra fai fatica a recuperare. Con Tedino abbiamo visto che ci poteva essere un' inversione di tendenza ma sfortuna ed errori spesso individuali dei singoli ci hanno condannato. Abbiamo sempre pensato di avere un buon organico, non forte ma che poteva fare meglio. Abbiamo fatto degli errori di valutazione ad inizio anno, io in primis - ammette il direttore - adesso abbiamo l'obbligo nel prossimo futuro di migliorarci."
Sul suo futuro personale. "Ho intenzione di proseguire in questo lavoro e di acquisire il patentino da direttore sportivo. Non mi vedo proiettato verso un'altra società. In questo momento è un problema che non mi sono posto. Voglio invece fare bene quì dove sono cresciuto professionalmente e rimediare al piu' presto agli errori di questa stagione. In questi anni tuttavia abbiamo fatto anche cose buone durante il mio mandato come portare la società in B per la prima volta, abbiamo sfiorato la serie A e lanciato tanti giovani interessanti come Pobega, Di Gregorio, Cambiaghi e Dalle Mura. Quest'ultimo è l'unico 2002 che gioca in B vedrete che futuro importante avrà a Firenze. Di queste cose in questi anni non me ne sono mai vantato - rispondendo alle critiche del popolo neroverde che spesso si leggono sui social - non vedo motivo per cui dovrei parlar adesso. Penso solo a svolgere al meglio il mio lavoro."
Futuro neroverde. "Intanto c'è da finire questo campionato e capire in quale categoria giocheremo. Dopodichè con la società definiremo un programma ed un budget e capiremo come partire nella prossima stagione. Di sicuro - afferma - siamo un club in forte crescita e vogliamo rimanere nell'elite del calcio italiano".
Questione allenatore. "Non ho contattato Di Carlo. Alla vigilia di un match così importante come quello con l'Alessandria sarebbe stata una follia. Anche questo lo sceglieremo dopo il meeting con la società che ci permetterà di avere le idee chiare sul nostro futuro".
Il Pordenone intanto ha comunicato ieri di aver risolto consensualmente i contratti con Paci, Guana e Aldegani, rispettivamente allenatore, vice e allenatore dei portieri nella prima parte della stagione in corso.
IL PUNTO - Dopo i risultati negativi del disastroso girone di andata che ha visto avvicendarsi sulla panchina neroverde prima Massimo Paci, poi Massimo Rastelli fino ai giorni d'oggi con l'avvento di Bruno Tedino, la rosa del Pordenone allestita la scorsa estate che aveva illuso il popolo neroverde per i nomi sbarcati in Riva al Noncello, è stata completamente rivoluzionata durante la finestra di mercato invernale dietro la ferma volontà del presidente Lovisa di disporre di una squadra giovane e altamente motivata che poteva lottare per mantenere la categoria. Lo scorso febbraio hanno lasciato il De Marchi Michael Folorunsho (classe 1998, rientrato al Napoli per risoluzione anticipata del prestito e attualmente alla Reggina), Tomasz Kupisz (classe 1990) ceduto alla Reggina, Marco Pinato (classe 1995) passato alla Spal, Jacopo Petriccione (classe 1995) al Benevento, Adam Chrzanwski (1999) rientrato in Polonia al Wisla Plock, Frank Tsadjout (classe 1999) rientrato al Milan e attualmente all'Ascoli, Amato Ciciretti (classe 1993) girato in prestito con diritto di riscatto al Como, Gianvito Misuraca (classe 1990), Michele Camporese (classe 1992), Luca Magnino (Classe 1997) ceduti in prestito sino a giugno rispettivamente al Bari, al Cosenza e al Modena e Tremolada sempre al Modena. Sono approdati in neroverde e tutti in prestito dal Bari Cristian Andreoni, difensore classe 1992, dall'Imolese Emanuele Torrasi, centrocampista classe 1999 prodotto della cantera del Milan, Leonardo Candellone (classe 1997) in prestito dal Napoli e reduce dall'esperienza al Sudtirol, Giuseppe Di Serio (classe 2001) e Dejan Vokic (classe 1996) entrambi dal Benevento, Alessandro Lovisa (classe 2001) e Christian Dalle Mura (classe 2002) dalla Fiorentina, Iacoponi (classe 2002) dal Parma, Francesco Deli (classe 1994) dalla Cremonese e Armando Anastasio (classe 1996) dal Monza e lo svincolato Davide Gavazzi. Completano il rooster neroverde i portieri Samuele Perisan (contratto in scadenza giugno 2024), Giacomo Bindi (giugno 2022)e Gaetano Fasolino (giugno 2022); i difensori Hamza El Kaouakibi (giugno 2024), Alessio Sabbione (giugno 2023), Mirko Stefani (giugno 2023), Alberto Barison (giugno 2024), Federico Valietti (giugno 2022), Alessandro Bassoli (giugno 2023), Matteo Perri (giugno 2024); i centrocampisti Roberto Zammarini (giugno 2024), Simone Pasa (giugno 2023), Mihael Onisa (giugno 2024) e Kevin Biondi ritornato in queste ore dal prestito dopo l'esclusione del Catania dal campionato di serie C (giugno 2025); gli attaccanti Davis Mensah (giugno 2023), Jacopo Pellegrini (in prestito dal Sassuolo fino a giugno 2022), Federico Secli, Nicolo' Cambiaghi (in prestito dall'Atalanta fino a giugno 2022), Karlo Butic (giugno 2024) e Sylla (giugno 2024).
PROSSIMO TURNO - I neroverdi si ritroveranno oggi al De Marchi per preparare la sfida in programma per lunedì 18 alle 15 al Teghil contro il Benevento. Torneranno a disposizione tutti i giocatori che hanno dovuto saltare la trasferta in Piemonte a causa dell’influenza. L’allenamento di sabato e la seduta di rifinitura di domenica, giorno di Pasqua, si svolgeranno invece a porte chiuse. Tedino nel match con i campani dovrà fare a meno degli squalificati Torrasi e Di Serio.