Pordenone Calcio: nel segno di Tesser

16.09.2019 08:46 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: nel segno di Tesser

Il 4 luglio in America è il giorno dell’indipendenza, festa nazionale che ricorda la dichiarazione con la quale, nel 1776, tredici colonie britanniche si staccarono dalla madre patria. A Pordenone più semplicemente il 4 luglio, quello del 2018, è il giorno in cui Attilio Tesser disse “sì” all’amico Mauro Lovisa e accettò di allenare i ramarri per portarli alla storica promozione in serie B. Categoria raggiunta in concomitanza con il campionato del centenario dalla fondazione ufficiale della società e con la quale, in queste prime tre giornate, il Pordenone di Tesser ha dimostrato di poter convivere. Alzi la mano chi alla pubblicazione dei calendari del torneo 2019-20 aveva pronosticato i neroverdi a quota 6 dopo 270 minuti e dopo confronti con formazioni come Frosinone, Pescara e Spezia, date fra le più quotate dell’intero lotto. Indipendentemente da previsioni e pronostici i ramarri hanno strapazzato i ciociari di Alessandro Nesta (3-0), hanno subito (2-4), ma senza demeritare i delfini di Luciano Zauri e si sono rifatti (1-0) a spese delle aquile liguri di Vincenzo Italiano.

“Speriamo di continuare così”.

E’ stata questa la contenuta dichiarazione a “caldo” di Tesser dopo la seconda vittoria di fila alla Dacia Arena, nuova casa “fuori mura” dei neroverdi. Nessuna esaltazione, nessun proclama. In linea con quella che è sempre stata la sua filosofia: lavoro, dedizione, rispetto per l’avversario e consapevolezza dei propri mezzi. Senza trascurare la cura del dettaglio. Anche il gol che ha determinato il successo con lo Spezia, cross da fermo dalla fascia destra di Burrai verso il secondo palo e stacco di testa di Barison, è il frutto del meticoloso lavoro diretto dal tecnico e dal suo staff in allenamento. Conscio del fatto che le soluzioni sui piazzati (punizioni o calci d’angolo) determinano una buona parte dei risultati nel calcio nostrano, Tesser dedica parecchio tempo degli allenamenti allo studio e all’applicazioni di queste soluzioni, in particolare nelle sedute di rifinitura a porte chiuse.

“Quella con lo Spezia – sorride Tesser – non era una partita facile da affrontare. I tre punti conquistati sono importanti perché ci hanno permesso di muovere la classifica, ma ancora di più perché ci danno fiducia”. Ricostruiscono infatti l’autostima della squadra dopo la battuta d’arresto all’Adriatico. “Alberto (Barison, ndr) è stato bravo a sfruttare l’occasione che ha avuto per sbloccare il risultato – riprende il tecnico neroverde -, ma è stato bravo anche in quello che è il suo mestiere naturale, quello del difensore. In verità tutto il reparto arretrato si è mosso bene limitando gli avanti spezzini”.

Un attestato particolare per Camporese, al suo esordio in neroverde.

“Michele – dice infatti l’Attilio – ha rientrava dopo una lunga assenza dai rettangoli verdi dovuta a un infortunio (lesione al crociato del ginocchio destro, ndr) e alla sua prima ufficiale ha fatto veramente bene”.

I ramarri non avranno molto tempo per celebrare la vittoria sullo Spezia. Oggi pomeriggio saranno già in camp per preparare la sfida all’Armando Picchi con un Livorno che sabato scorso ha incassato ad Ascoli il terzo ko consecutivo di questo inizio di stagione. Avvio pessimo per gli amaranto che non sono ancora riusciti a segnare nemmeno un gol. Hanno perso infatti la gara d’esordio in casa della Virtus Entella per 0-1, si sono fatti battere in casa dal Perugia con lo stesso risultato e sono rimasti a secco anche ad Ascoli dove hanno subito due gol. I neroverdi saranno in campo al De Marchi questo pomeriggio (inizio della seduta alle 15). Domani doppio turno (9.30 del mattino e 15 al pomeriggio). Mercoledì lavoreranno solo al pomeriggio (sempre alle 15). Giovedì e venerdì invece sosterranno due sedute mattutine a porte chiuse durante le quali Tesser, fra l’altro, farà provare e riprovare ancora le sue micidiali soluzioni da palla ferma.