Pordenone Calcio: ramarri, simbolo di friulanità

07.06.2021 09:35 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Calcio: ramarri, simbolo di friulanità

E’ un Pordenone di matrice sempre più regionale. Dopo aver rifiutato il trasferimento in provincia a Fontanafredda quando era ancora in serie C (comunque il Tognon avrebbe dovuto essere ulteriormente ristrutturato per ospitare la serie B), aver cercato di condividere il Friuli con l’Udinese dei Pozzo (convivenza durata poco) e successivamente il Rocco con la Triestina (intrusione poco gradita dal popolo rossoalabardato) il team neroverde sembra aver trovato la sua collocazione ideale a Lignano.

Sabato infatti Lovisa e soci hanno rinnovato la convenzione con il Comune del sindaco Luca Fanotto per l’utilizzo del Teghil, già casa al mare dei neroverdi nel corso della passata stagione. Del resto il desiderio di Mauro Lovisa di uscire dai limiti del locale per far diventare il suo sodalizio un autentico rappresentante di friulanità non è un segreto. In passato ha più volte invitato gli operatori di mercato neroverdi a privilegiare acquisti e ingaggi di giocatori (preferibilmente giovani) che abbiano un legame presente o passato con la nostra regione. Impresa in verità piuttosto difficile dal momento che il tifoso friulano tipo, al momento, al di là del logico legame affettivo con la formazione rappresentante il proprio paese nel calcio dilettanti, porta nel cuore il bianconero dell’Udinese che da anni ormai è simbolo del calcio nel Friuli e non pare che i Pozzo siano intenzionati ad abdicare.

Re Mauro comunque ci prova. La stessa adozione di una terza maglia con i colori giallo azzurri della bandiera regionale (gli stessi di quella del centro balneare) sembra essere ulteriore testimonianza del suo impegno.

La nuova convenzione per l’utilizzo del Teghil scadrà nel 2024, altra indicazione che non viene considerata semplicemente una soluzione temporanea. Lovisa del resto non ha risposto ancora all’appello del Comune di Pordenone che, attraverso l’assessore De Bortoli, lo aveva invitato a presentare un progetto per l’acquisizione di un’area adatta per la costruzione di uno stadio entro i confini comunali.

Re Mauro sembra non aver fretta. Al Teghil, una volta rotta la maledizione iniziale che impediva ai neroverdi di fare bottino pieno (Il Pordenone ha ottenuto la prima vittoria il 30 dicembre, 3-0 alla Reggiana), il Pordenone non si è trovato male. La disponibilità dell’amministrazione cittadina locale è stata palese e il campo è stato giudicato dagli addetti ai lavori il migliore fra tutti quelli che hanno ospitato gare di serie B nel corso del campionato 2020-21. Al secondo posto si è classificato l’U-Power Stadium di Monza e al terzo il Mazza di Ferrara.