Toffolo "master of defense": "Ora siamo il Pordenone"

06.01.2017 09:26 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Toffolo "master of defense": "Ora siamo il Pordenone"

Sono stati 39 i gol fatti dal Pordenone (secondo in classifica) nelle 21 partite prime della pausa. Nessuno ha fatto meglio. Padova e Parma (terze) ne hanno segnati 32. Il Venezia capolista 29.

Chi assiste alle gare può ragionevolmente aspettarsi di veder i ramarri segnare due gol (1.87 di media a partita). Aspettativa appagante. Non completamente tranquillizzante perché perché hanno pure la probabilità di vedere gli avversari infilare almeno un pallone (1.04 per l’esattezza) nella porta di Tomei. I gol incassati sono stati 22.

Meglio hanno fatto non solo Venezia (17), Padova (19) e Parma (21), ma anche Reggiana (19, quinta ), Santarcangelo (21, decimo), Maceratese (20, dodicesima) e Lumezzane (17, quindicesima). Non sempre però i numeri raccontano la verità.

Lo spiega Andrea Toffolo che cura l’assetto difensivo del Pordenone.

“Innanzi tutto – ci tiene a sottolineare Toffolo – nelle ultime 5 partite abbiamo subito 2 soli gol, 0.4 a gara, facendo crollare la media di 1.25 delle precedenti 16. Non è un caso. Seguendo la filosofia di Tedino che ha sempre voluto squadre propositive, che attaccano alto e si propongono con più uomini in zona gol, abbiamo privilegiato la fase d’attacco. Oserei dire facendo un ottimo lavoro. Poi – continua il master of defense – ci siamo concentrati con più intensità sulla fase di non possesso. Soprattutto sugli esterni difensivi. Persi in estate Boniotti e Martin abbiamo dovuto inserire Semenzato e Pellegrini, poi De Agostini, nei nostri meccanismi. Giocatori abituati a spingere molto e con profitto sulle fasce. Contemporaneamente però ci sono state partite in cui nella nostra area sono piovuti anche 15 cross creando pericoli. Progressivamente siamo cresciuti. Credo che ora la squadra abbia raggiunto un buon equilibrio fra le due fasi”.

Ascoltare le lezioni di Toffolo sulle chiusure preventive, sulle posizioni da tenere per contrastare le aperture sugli esterni, sulle marcature da contatto e sulla scelta del momento per intervenire sull’uomo è una delizia per chi non si limita a seguire solo la corsa del pallone. Andrea non si sottrae nemmeno alle critiche. Il tiki-taka difensivo ha creato parecchi problemi.

“Forse all’inizio – ribatte -. Per fare le cose bene bisogna avere il coraggio di provarle, superare i limiti e le paure. Abbiamo rischiato e anche pagato. Ora gestiamo bene la palla. Tutti la vogliono e si propongono. Nessuno si nasconde più. In altre parole – conclude con orgoglio Toffolo - ora siamo il Pordenone”.

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