Pordenone Calcio: Sedici gare per alimentare la speranza

Se giocasse fra i grandi il Pordenone sarebbe in testa, con 8 punti, a +2 in media inglese grazie alle vittorie esterne con Venezia e Cagliari e ai pareggi di Milano con l’Inter e al Bottecchia (sabato) di nuovo con i lagunari.

Il team di Colucci nella gara non troppo amichevole pareggiata (2-2) con gli arancioneroverdi di Superpippo ha confermato quanto sapevamo già: si trova meglio a giocare con formazioni di A e B che nel campionato di competenza dove occupa il settimo posto a quota 25 insieme a Triestina, Sudtirol e Bassano, a -11 in media inglese, a 13 lunghezze dalla capolista Padova.

A Stefani e compagni restano 16 gare, ammesso che il Vicenza finisca la stagione, per alimentare la fiammella di un ritorno in vetta o assolvere l’obbligo della conquista di una posizione di preminenza nei playoff. Non sono tante, non sono poche.

Molto dipenderà da quanto il mercato di riparazione cambierà il muso del ramarro che deve smettere, novello Narciso, di bearsi della sua stessa immagine e trasformarsi in una belva spietata, capace di azzannare e finire l’avversario. Il pallone infilato sabato da Zammarini nella porta del Venezia sembra una buona premessa. Il neo arrivato non ha fatto altre grandi cose nei 25’ giocati, ma ha fatto quella più importante nel gioco del calcio, il gol. Peccato che ancora una volta il ramarro si sia poi fermato a godere dell’effimera gloria sino a farsi raggiungere in pieno recupero.

Sabato con il Fano e il turno successivo con il Bassano (entrambi ospiti al Bottecchia) non deve succedere.