Pordenone Calcio: Sette turni per prendere il volo

20.09.2017 09:28 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: Sette turni per prendere il volo

L’insidiosa trasferta a Bassano è alle spalle e non ha procurato danni (2-2), anche se dopo i primi 10’ con i ramarri in vantaggio per 2-0, era lecito sperare nella quarta vittoria di fila. Poco importa: prima del match un pareggio era sottoscrivibile.

Ora Stefani e compagni sono attesi da un filotto di sette partite con una sola gara difficile (sulla carta) a Salò con la Feralpi. Le altre (sempre sulla carta) sono più che abbordabili e potrebbero consentire loro di spiccare veramente il volo, in attesa di un novembre che, al contrario, sarà caratterizzato da quattro sfide ad alta tensione con Triestina, Reggiana, Padova e (dopo la trasferta a Modena) Vicenza.

Il tour de force, in verità, si prolungherà anche alla prima di dicembre che vedrà i ramarri impegnati con la Sambenedettese. Domenica (14.30) al Bottecchia arriverà il Teramo (4 punti in classifica). Seguirà la trasferta a Salò (Feralpi a quota 6, già sconfitta due volte); poi due match di fila in casa con Gubbio (3 sconfitte e un pareggio sin qui) e Ravenna (3 punti e 3 sconfitte), la trasferta a Bergamo per incontrare l’Albinoleffe (punti e 2 sconfitte), ancora al Bottecchia con il Mestre di Mauro Zironelli (5) e il viaggio sino a Fermo (4 punti).

Nessuna di queste avversarie può veramente spaventare un ramarro che vuole recitare il ruolo da protagonista principale. Colucci non ama fare tabelle, né guardare troppo lontano, memore forse dell’esperienza passata la scorsa stagione alla Reggiana, quando partì di slancio per poi soffrire a dicembre (presentò le dimissioni non accettate) e venire esonerato a gennaio dopo la sconfitta (0-3 con il Venezia) concludendo la sua avventura in granata con 11 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte.

Leo sa come è fatto il calcio nostrano. Sino a quando tutto fila liscio tutti ti esaltano. Bisogna vedere cosa succederà alle prime difficoltà, augurandoci che arrivino il più tardi possibile o, meglio, che non arrivino mai.