SudTirol-Pordenone, Spagnoli "altoatesino" di Fiume Veneto sogna un gol da dedicare ai tifosi sacilesi

Aria di derby domenica al Druso fra Sudtirol e Pordenone grazie alla presenza di Alberto Spagnoli, ex Sacilese, fra le fila del team di Giovanni Stroppa. Uno "Spagno" decisivo nella sfida di domenica regalerebbe probabilmente un sorriso ai tifosi della Sacilese (ancora oggi spesso "canzonata" dagli ultrà neroverdi) dopo le tante amarezze ingoiate in questo ultimo semestre. Quasi un ritorno ai tempi in cui i biancorossi del Livenza soffiavano ai ramarri l'accesso ai playoff di Lega D. Alberto Spagnoli ha festeggiato il rinnovo del contratto con il Sudtirol lo scorso 30 gennaio con una spettacolare rovesciata nell'1-1 con il Pavia. E' stato per lui il primo gol da professionista. Giovanni Stroppa, mister dei sudtirolesi, ultimamente lo alterna al vertice della prima linea con il bomber "ufficiale" Ettore Gliozzi. Alberto ha dedicato il primo gol fra i professionisti a suo padre. "Sì, ha giocato anche lui - racconta "Spagno" sul sito ufficiale del Sudtirol -. Ha militato nel Pordenone quando come allenatore c’era un "certo" Edy Reja. Era un bravo difensore, ma fu costretto a smettere per andare a lavorare in fabbrica". Anche Alberto avrebbe potuto neroverde. Invece è stato più lesto il Sudtirol facendolo passare dal biancorosso di Sacile a quello altoatesino con il quale ha trovato il suo spazio sia in campionato che in coppa Italia. "Con il Sudtirol di mister Stroppa - confida - posso diventare un calciatore migliore". Spagnoli aveva avuto già in passato l'occasione di respirare aria da pro di alto rango nelle giovanili di Verona e Milan. "Anni importanti - racconta -, soprattutto quello in rossonero, con compagni come Bryan Cristante e Kingsley Boateng. A differenza di loro e di altri coetanei che sono andati in B e C, io sono partito dalla gavetta in D, un campionato in cui ti fai veramente le ossa, con incontri molto agonistici e fisici, dove capisci presto che la tecnica non basta. A Sacile ho dovuto sgomitare per guadagnarmi il posto. Poi ho cominciato a giocare e segnare con continuità (ai tempi di Zirolandia, ndr) sino a meritarmi la chiamata del Sudtirol. Ho conquistato la fiducia di mister Stroppa che mi ha dato spazio sia in coppa che in campionato. Ora voglio convincere tutti, giocare con continuità e ripagare la società per il rinnovo del contratto". Magari segnando un gol al Pordenone da dedicare a tutti i biancorossi, di Bolzano edi Sacile.
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