Pordenone Calcio: nuovo tecnico, nuova rosa, nuovo stadio

09.05.2022 08:30 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Calcio: nuovo tecnico, nuova rosa, nuovo stadio

E’ stato indubbiamente un fine settimana triste per il popolo neroverde dopo la sconfitta (0-1) dei ramarri di venerdì scorso a Lecce che ha concluso definitivamente la stagione 2021-22 e l’esperienza dei ramarri in serie B, almeno per il momento. E’ stata una stagione travagliata con poche soddisfazioni. Tanti sono stati gli errori commessi dal direttivo e ammessi con onestà in prima persona dallo stesso Mauro Lovisa. Importante sarà ora far tesoro, come ha sottolineato lui stesso, degli errori e ripartire in serie C con rinnovata competenza e soprattutto con la voglia di riprendere la crescita iniziata nel 2007 quando re Mauro decise di entrare in società per portare il Pordenone dai dilettanti regionali alle soglie della serie A nella stagione 2019-20 quando i ramarri guidati da Attilio Tesser arrivarono a giocarsi i playoff per la promozione poi persi con il Frosinone.

Il primo capro espiatorio come spesso succede nel mondo del calcio italico e in particolare a Pordenone sarà Bruno Tedino già tagliato a parole dallo stesso Mauro Lovisa. Nonostante le ripetute smentite della società pare che il tecnico scelto per l’auspicato rilancio possa essere Domenico Di Carlo che comunque, per sua stessa ammissione, avrebbe ricevuto anche altre proposte pure dall’estero. Se effettivamente sarà lui a dare il cambio a Bruno Tedino al De Marchi potrebbe arrivare anche il triestino Elvis Abbruscato. In alternativa a Di Carlo ci sarebbero Roberto Boscaglia e Domenico Toscano. La decisione definitiva dovrebbe arrivare entro la metà del mese corrente.

Se cambiare tecnico non sarà estremamente difficile (è già successo tre volte nella stagione appena conclusa iniziata con Paci per passare poi a Rastelli e infine a Tedino), compito decisamente più impegnativo sarà ricostruire la rosa da mettere a disposizione del nuovo allenatore perché possa veramente puntare al ritorno in serie B. Una parte dei soldi per avviare la ristrutturazione dopo quello che Mauro Lovisa ha definito il “ripulisti” arriveranno dal Fondo Paracadute LNPB che è uno strumento di mutualità garantito dalla Lega di Serie B alle società che retrocedono in Serie C che potrebbe far arrivare nelle casse neroverdi quasi due milioni di Euro. Altra sovvenzione arriverà dal premio per il minutaggio dei giovani fatti giocare nel campionato appena concluso. Ci saranno poi gli incassi derivanti dai premi dii valorizzazione dei giovani ceduti in prestito al Pordenone, in primis Cambiaghi dell’Atalanta e Dalle Mura della Fiorentina, dai riscatti dei giocatori ceduti in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in serie A al Monza (Ciurria e Diaw anche se quest’ultimo è stato girato al Vicenza), al Cosenza in caso di salvezza (Camporese) e Magnino al Modena di Tesser promosso in serie B. L’apporto però più importante potrebbe arrivare dall’ingresso in società di nuovi soci con ambizioni di crescita importanti. Decisivo sarà utilizzarli con competenza come sottolineato da re Mauro.

Non dovrà mancare l’impegno infine per far tornare i ramarri entro i confini almeno provinciali. Mauro Lovisa è tornato sui suoi passi accettando l’idea di far giocare il Pordenone al Tognon di Fontanafredda dopo il netto rifiuto della passata estate. Perché re Mauro possa restituire al popolo neroverde la gioia di vedere i propri beniamini giocare in casa il Tognon (rettangolo del Comunale Fontanafredda) dovrà essere adeguato alla terza serie, cosa che sarà realizzabile se arriveranno i fondi dalla Regione Friuli Venezia Giulia. In tal caso già a ottobre potrebbero essere aperti i cancelli della struttura previo accordo fra politici e fra società.