Pordenone Calcio, Tesser: "I meriti vanno riconosciuti"

25.03.2020 08:47 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio, Tesser: "I meriti vanno riconosciuti"

Blocco totale e definitivo dei campionati di serie A e B con cristallizzazione dell’attuale classifica e assegnazione di bonus o handicap in punti da utilizzare la prossima stagione in base alla posizione raggiunta da ciascuna squadra alla ventottesima giornata, l’ultima disputata prima della pausa forzata in vigore tuttora. E’ questa la più recente proposta di Damiano Tommasi da adottare nell’eventualità che l’emergenza Covid 19 si dovesse protrarre tanto a lungo da impedire la ripresa dei tornei.

Fra tutte quelle che ho sentito in questi tempi – Tesser commenta l’ultima idea del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori - è forse quella che mi piace di meno. Premesso che la cosa migliore senza dubbio sarebbe quella di poter concludere in campo la stagione corrente, io ritengo che in caso di stop definitivo meriti e demeriti acquisti nelle ventotto giornate giocate vadano riconosciuti subito. Tanto per fare l’esempio più evidente non si può negare al Benevento la gioia e la soddisfazione di una promozione in serie A che ha dimostrato ampiamente di meritare dominando in maniera assoluta il campionato. Per le altre due promozioni e per le retrocessioni Lega B e Federcalcio dovrebbero trovare una soluzione concordata. Mi auguro di rivedere tutti i miei ragazzi quanto prima – ammette Tesser –, anche perché ciò significherebbe la fine della parte più dura dell’emergenza. In ogni caso deve essere ben chiara una cosa: riprenderemo solo in condizioni di estrema sicurezza”.

La lunga pausa non cambierà obiettivi e programmi.

L’obiettivo – ricorda Tesser – è la salvezza, ma a questo punto (quarto posto in classifica, ndr) non centrare i playoff sarebbe un vero peccato. Faremo di tutto per garantirci un biglietto per l’appendice nobile del torneo. Lo faremo mantenendo – garantisce l’Attilio – quell’umiltà e quella determinazione che ci hanno contraddistinto sin qui dando il massimo per continuare a stupire e spero che lo faremo davanti ai nostri tifosi, perché il calcio a porte chiuse non è vero calcio. Comunque vada poi a finire – conclude l’Attilio - posso assicurare sin d’ora che a fari spenti avremo la coscienza a posto”.