Arti marziali: Iron Fighter, la 24esima edizione è di Kacper Muszynski
E’ stato un lottatore polacco ad aggiudicarsi la cintura di campione e a staccare il biglietto per il torneo K1 di Tokyo, uno dei più prestigiosi al mondo. Kacper Muszynski, portacolori del team Armia Polkowice, si è aggiudicato il torneo della categoria 70 kg (pesi medi) dell’Iron Fighter, rassegna di arti marziali che si svolge a Pordenone dal 1997 (24esima edizione). Sul ring allestito all’auditorium Concordia, nell’evento che ha visto in regia Kombat Gym, l’atleta slesiano ha prima battuto in semifinale il romeno Calin Petrisor, campione del mondo della sigla Iska, e successivamente in finale ha avuto la meglio sul nederlandese Jordy Beewilder. L’atto conclusivo è terminato dopo tre round: il verdetto della giuria ha decretato campione Muszynski, che nelle riprese da tre minuti aveva dimostrato di aver qualcosa in più dell’avversario.
E’ così andato in archivio il weekend dell’Iron Fighter, iniziato al Capitol di Pordenone con la procedura di peso e gli abbinamenti degli incontri e che ha avuto il suo clou con i combattimenti tenutisi nella struttura di via Interna di fronte a un’ottima cornice di pubblico, con appassionati giunti dal Triveneto per i match dei dilettanti e da una parte di Europa per le sfide dei professionisti. Di altissimo livello continentale i duelli delle categorie di pesi leggeri e medi, con il patron di Kombat Gym Gianbattista Boer che ha ricevuto complimenti da parte degli organizzatori dei grandi tornei europei.
Ad aver aperto la serata l’incontro femminile risoltisi già nel primo round a favore della siciliana Maria Luise Cute (Accademia Sicilia), che ha battuto la romena Cristina Cretan. Appassionanti i match singoli delle categorie Super fight 71 e 79 kg, che hanno visto il successo degli italiani Cristian Cozzo (Accademia Sicilia) e Lorenzo Sforza (Pitbul Team) Nella categoria Super fight 72,5 kg l’unica gara terminata in parità: nessun vincitore tra l’esperto sloveno (35 anni) Gasper Kustrin e il giovane (20 anni) di Timisoara Raul Fila. Infine tra i Super fight 110 kg (supermassimi) il romeno Valentin Bordianu, che vanta una presenza al K1 di Tokyo, è riuscito a superare dopo tre round il connazionale Tolea Ciumac, una delle leggende della specialità. Un incontro, questo, che era molto atteso, specialmente in Romania dove gli atleti sono molto conosciuti.