Pordenone Calcio: la società ieri ha dato il rompete le righe

02.06.2023 09:59 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: la società ieri ha dato il rompete le righe

Ieri la società ha dato il rompete le righe. La stagione è finita. La sconfitta per 1-3 nella sfida di ritorno delle semifinali playoff di mercoledì sera con il Lecco, che era stato sconfitto nella gara di andata al Rigamonti per 1-0, ha sentenziato che il Pordenone squadra non merita la serie B. Ora però si apre una sfida ancora più importante per vedere se Pordenone città merita almeno la serie C. Per dimostrare che se la meritano i pordenonesi dovrebbero dare una mano a Mauro Lovisa supportandolo nella battaglia che sta affrontando per sanare la situazione economica della società entro il 20 giugno quando sarà emessa la sentenza relativa all’istanza di fallimento e contemporaneamente scadrà il termine per l’iscrizione ai campionati. Non va mai scordato che Mauro Lovisa è entrato in gioco da presidente nel 2007 quando il Pordenone era in Eccellenza e lo ha portato addirittura sino ai playoff per la promozione in serie A di agosto 2020 persi di un soffio con il Frosinone di Alessandro Nesta che, battuto (1-0) all’andata in Lazio, rovesciò il risultato vincendo 2-0 nel return match al Rocco di Trieste allora rettangolo casalingo dei raminghi ramarri.

E’ abbattuto Mimmo Di Carlo per la delusione di aver visto sfuggire la qualificazione per la semifinale negli ultimi sei minuti di gioco della gara di mercoledì sera a causa dei centri di Bunino all’84’ e Ardizzone all’88’. I neroverdi avevano pareggiato con Pinato al 18’ il gol iniziale dei lombardi siglato da Mangni dopo appena due minuti dal fischio d’inizio. Complessivamente non meritavano certo di perdere anche se non avevano disputato una partita all’altezza delle aspettative.

“Bisogna dare merito al Lecco che ha saputo sfruttare al meglio le occasioni su palla inattiva – premette Mimmo Di Carlo -, ma complessivamente fra le gare di andata e ritorno – ci tiene a sottolineare - abbiamo creato più occasioni importanti noi di loro”.

Vero, ma a determinare i risultati sono i palloni che finiscono in fondo ai sacchi e in questa stagione le difficoltà a concretizzare il volume di gioco così come le distrazioni difensive sono state determinanti in più occasioni. Quella di mercoledì sera è stata pure la rivincita di Foschi.

“Nel secondo tempo – ha sferzato la jena, tecnico dei lombardi – i neroverdi non sono mai esistiti. Abbiamo giocato solo noi. Ho grande rispetto del Pordenone perché sulla carta è più forte di noi, ma le nostre corsa, determinazione e voglia di rivincita hanno fatto la differenza dopo tre giorni di autentica rabbia determinati dalla convinzione di essere stati defraudati nel match di andata!”.

Ovvio il riferimento al rigore subito per un fallo contestato su Deli, trasformato da Burrai, che aveva determinato il risultato e favorito il Pordenone al quale bastava perdere il match di ritorno con un solo gol di scarto per chiudere la stagione regolare al secondo posto pur avendo gli stessi punti del Lecco grazie ai risultati (5-0 e 0-0) maturati nelle due sfide dirette. Va sottolineato l’attaccamento dimostrato dal popolo neroverde che ha riempito il Tognon e ha applaudito i ramarri anche dopo la sconfitta. Sui siti però non sono mancate le critiche. Non ci sarà dunque il tanto atteso scontro di semifinale fra il Pordenone e il Vivenza. Non solo per il flop dei ramarri, ma anche per l’eliminazione dei biancorossi che dopo aver pareggiato in bianco la gara di andata mercoledì hanno solo pareggiato (0-0) anche la sfida di ritorno con il Cesena testa di serie che affronterà dunque il Lecco. Il Pescara di Zeman dopo il successo dell’andata si è imposto (3-2) anche sul rettangolo della Virtus Entella e in semifinale se la vedrà con il Foggia che ha pareggiato 2-2 in casa del Crotone dopo averlo battuto nel match di andata.