A Torino era Agnelli, a Pordenone "l'avvocato" è Mazzarella
Di calcio attivo non si occupa più, ma se a Torino l’”avvocato” era Gianni Agnelli a Pordenone l’”avvocato” è lui: Maurizio Mazzarella. Una vita divisa fra tribunale e stadio. Non servirebbe, ma per capire il personaggio basta leggere su www.tuttopordenone.com (dove l’avvocato tiene una rubrica settimanale sulle vicende dei ramarri) il suo recente giudizio su Simone Pasa: “Il padre, Daniele, mio giocatore, è stato, dopo di me ovviamente, il più bel numero 10 che abbia mai calcato il Bottecchia; Simone, suo figlio, il più bel numero 6”. Difficilmente perde un incontro del Pordenone in casa. Quando, nello’intervallo, si alza e comincia a parlare, dare giudizi e raccontare aneddoti sulle ere Caon, Zamparini, D’Antuono, Setten o Mungari, i supporters della tribuna fanno capannello. Neanche fosse il “messia”. “Del calcio – strizza l’occhio Mazzarella – lo sono. Almeno a Pordenone”.
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