Centro Sportivo De Marchi: l'impianto torna al Comune di Pordenone

15.05.2024 20:56 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone
Centro Sportivo De Marchi: l'impianto torna al Comune di Pordenone

La “rivendica” è stata accolta: il Centro sportivo De Marchi torna nella disponibilità del Comune di Pordenone. È con il sorriso che la dirigente comunale Flavia Maraston e l’avvocato Francesca Mussio escono dall’aula del Tribunale, al termine del confronto con il giudice Roberta Bolzoni e il curatore della liquidazione giudiziale del Pordenone calcio, Gianluca Vidal. L’incontro è avvenuto nell’ambito del contradditorio che si è instaurato, in seno alla propo- sta di stato passivo, con alcuni creditori della società sportiva dell’ex presidente Mauro Lovisa, spiega l'edizione locale de Il Gazzettino.

IL COMUNE - Il Comune vanta un credito di 182.418 euro, ma è stato ammesso limitatamente a 35.564 (credito chirografo) e a 1.010 euro in privilegio. Il curatore, infatti, non ha riconosciuto indennità di occupazione per le mensilità tra novembre e gennaio (59mila euro), utenze per 10.819 euro successive alla liquidazione giudiziale e 75mila per il presunto depauperamento del Centro De Marchi dovuto alla mancata manutenzione. Ma questo è un capitolo a parte, sul quale si è discusso e si attende di conoscere la decisione definitiva della curatela. Ciò che ieri contava era incassare la restituzione degli impianti sportivi, visto che durante la precedente udienza, celebrata a febbraio, Vidal si era opposto.

«Il De Marchi - aveva promesso il curatore - sarà restituito quando lo stato passivo sarà esecutivo».

Ieri questa condizione si è verificata. Ci vorrà una trentina di giorni per la formalizzazione dell’atto, ma nel frattempo l’amministrazione comunale può occuparsi della parte esterna della struttura, a cominciare dagli sfalci dell’erba. L’area già da ieri era a completa disposizione dell’ente comunale.

IL PASSIVO - Il Pordenone calcio, dopo un tentativo di concordato finito male, è stato dichiarato in liquidazione giudiziale il 31 ottobre dello scorso anno. Il debito è enorme per una società calcistica di serie C: 18,1 milioni di euro. Alla scorsa udienza sono sfilate decine di creditori rappresentati dai propri legali. Ieri sono stati definiti i dettagli delle ultime posizioni, come quelle di tredici calciatori rappresentati dagli avvocati dagli avvocati Alessandro Calcagno e Nicola Paolini. La discussione era concentrata sull’equo indennizzo e sulla fidejussione che non è stata ancora sbloccata dalla Lega calcio. Hanno, comunque, tutti aderito alla proposta del curatore. La cosa importante è che da ieri lo stato passivo è diventato definitivo. L’iter si è chiuso. Sarà adesso il giudice delegato Roberta Bolzoni, una volta ricevuta la relazione del curatore, a dichiarare l’esecutività dello stato passivo prediposto dal Vidal. A quel punto ogni creditore riceverà la comunicazione ufficiale sull’entità della somma spettante. A partire da ora tutti i creditori rimasti fuori dalla prima tranche della procedura, avranno la possibilità di insinuarsi nel passivo. Per il deposito di istanze tardive c’è un lasso di tempo di sei mesi.

LE ASTE - "Adesso - spiega Vidal - in tempi brevi predisporremo le aste. Ci sono già state anticipare delle offerte". Il Comune, ad esempio, ha manifestato l’intenzione di acquistare alcuni beni funzionali allo svolgimento di attività sportive al Centro De Marchi. Anche la nuova cordata capeggiata dall’imprenditore Gian Paolo Zanotel, intenzionata a far ripartire una società calcistica a Pordenone, si è fatta avanti. A interessare sono i beni mobili che erano di proprietà del Pordenone calcio. Ci sono, ad esempio, una settantina di porte di ogni dimensione che erano di proprietà del Pordenone Cal- cio. Ci sono gli attrezzi che si trovano nella palestra. E ci sono anche i pullmini, tuttora parcheggiati al De Marchi, che venivano utilizzati per il tra- sporto dei giocatori e dei ragazzi che giocavano nel settore giovanile dei ramarri.