Pordenone Calcio: cinque dipendenti si affidano a un avvocato reggiano

29.02.2024 09:15 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: reggionline.com
foto reggionline.com
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Anche l’avvocato reggiano Stefano Ferri ha partecipato in tribunale a Pordenone ad una importante udienza di esame dello stato passivo del Pordenone Calcio, ora in liquidazione giudiziale. Cinque i dipendenti della società neroverde che si sono rivolti al professionista reggiano, noto nell’ambiente per aver già rappresentato con successo calciatori e dirigenti della Reggiana in due diverse procedure di fallimento, nel 2005 e nel 2018.

Davanti al giudice Roberta Bolzoni e al curatore, il commercialista veneziano Gianluca Vidal, Ferri ha rappresentato le istanze dell’allora segretario generale della società neroverde Francesco Xausa (ora al Cosenza), del responsabile del settore giovanile Denis Fiorin, del segretario del settore giovanile Gianluca Canzian, del massofisioterapista Alessandro Marzotto e del fisioterapista Stefano Tonin.

“Sono soddisfatto dell’esito dell’udienza, in quanto per tutti e cinque i miei assistiti è stata ribadita la proposta del curatore, con riconoscimento del credito inserito nello stato passivo della procedura con il privilegio di cui all’articolo 2751-bis comma 1 del Codice Civile concesso ai lavoratori dipendenti, come da miei atti difensivi – il commento di Ferri ai microfoni di reggionline.com – Tale riconoscimento consente ai miei assistiti di essere tra i primi ad essere beneficiari di eventuali ed auspicabili riparti di somme da parte della procedura. Ora attendiamo l’esecutività dello stato passivo per gli atti successivi; ottenutala, trasmetterò formale istanza alla competente Lega diretta ad ottenere soddisfazione del credito partecipando al riparto delle risorse ottenute dall’escussione della fideiussione a suo tempo rilasciata dalla società a garanzia degli emolumenti dei tesserati. Si tratta di un fallimento di rilevanti proporzioni per una società di Lega Pro: oltre 18 milioni di euro di richieste da parte di creditori, anche se per circa 10.500.000 si tratta di crediti erariali vantati da Agenzia Entrate e Agenzia Entrate Riscossione; e oltre 500.000 euro sono reclamati dall’Inps oltre a 1.100.000 euro complessivi di esposizione degli istituti di credito, Banca Progetto e Banca di Cividale. L’ultimo fallimento della Reggiana aveva visto richieste per circa 6 milioni mentre quello del 2005 aveva un disavanzo enorme, oltre 30 milioni, ma si intersecava con la vicenda dello stadio che ha ampliato il dissesto”.