Pordenone Calcio: il giudizio di Caio Canzian

22.11.2022 10:40 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: il giudizio di Caio Canzian

Da storico ex ramarro tuttora apprezzato ed amato dal popolo neroverde Claudio Canzian gode ovviamente per il primo posto del Pordenone a quota 29 con ben cinque lunghezze di vantaggio sul quartetto delle immediate inseguitrici composto da Renate, Feralpisalò, Lecco e Pro Sesto. A quest’ultima faranno visita Burrai e compagni domenica.

 “E’ una posizione che il Pordenone merita ampiamente – ha sentenziato dopo aver visto pure la gara di sabato scorso al Teghil con il Novara - vinta dai ramarri grazie a un gol di Ajeti all’86’ -. Anche se sono riusciti a passare solo nel finale – motiva il suo giudizio – hanno palesato una superiorità tecnico-tattica evidente nel corso di tutta la partita. Ottima la difesa composta dalla coppia centrale degli insuperabili Bassoli ed Ajeti e da due buoni esterni come Bruscagin e Benedetti che letteralmente dominano le rispettive fasce. Il centrocampo con Torrasi, Burrai, Pinato e Zammarini è decisamente di categoria superiore!”.

Caio (come lo chiamano tuttora i tifosi) giudica migliorabile solo il reparto avanzato che sabato era composto da Candellone e Dubickas.

“Gli attaccanti – dice infatti – devono giocare con più convinzione. Se ci riusciranno il Pordenone non avrà nessuna difficoltà a conservare il ruolo di favorito sino alla fine della stagione. In verità – aggiunge – è tutta la squadra che può e deve affrontare le partite con convinzione – opinione per altro condivisa e ripetuta spesso anche dallo stesso Mimmo Di Carlo -. Sabato – si spiega Canzian – lo hanno fatto soprattutto nella ripresa dopo un primo tempo più controllato e i risultati si sono visti. Un plauso particolare – sorride – va fatto ad Arlind Ajeti che oltre ad aver fatto un’ottima gara in difesa si è pure trasformato in letale attaccante nel momento opportuno”.

Domenica i neroverdi saranno ospiti della Pro Sesto all’Ernesto Breda di Sesto San Giovanni.

“Ecco, lì – riprende Canzian – dovranno veramente esprimere tutte le loro potenzialità con grande convinzione dal primo all’ultimo minuto perché la Pro ha dimostrato sabato scorso a Meda di non arrendersi mai battendo il Renate per 4-3 dopo essere stata in svantaggio per 0-3. Sarà – prevede Caio – una sfida difficile, ma credendoci i ramarri, dopo quelle con Pergolettese (5-1), Lecco (5-0), Piacenza (3-0) e Novara (1-0), possono ottenere la quinta vittoria consecutiva”.

 Claudio Canzian guarda anche in casa propria e ammette che il responso dei dilettanti regionali dei quali è vice presidente vicario all’invito del Pordenone per il C-Day non è stato quello che si aspettava. Ha risposto un centinaio di tesserati fra i 900 accorsi al Teghil.

“Il loro tifo per i ramarri si è sentito – ha premesso -, ma auspicavo una risposta decisamente superiore come quella del dicembre 2019 in occasione del match al Friuli con la Cremonese vinto dal Pordenone 1-0 al quale assistettero settemila spettatori, molti dei quali tesserati fra i dilettanti regionali. Probabilmente questa volta l’evento è stato organizzato troppo tardi. Suggerisco alla dirigenza neroverde di ripetere l’invito pubblicizzandolo con largo anticipo – conclude Caio – in occasione della sfida con il Vicenza in programma l’11 dicembre”.

 Anche se la risposta del pubblico non è stata memorabile per la sfida con il Novara di certo non scorderanno l’evento due ragazzi che hanno assistito al match fra lo spicchio più caldo del tifo neroverde (tribuna laterale C). Dopo aver espresso tutto il loro attaccamento ai protagonisti in campo hanno esposto un cartellone con la scritta “Pinato posso la maglia” chiaro invito rivolto al loro beniamino. Marco non li ha delusi e a fine gara li ha accontentati lanciandogliela. Il tutto è stato evidenziato con una foto e un filmato postato sui social neroverdi.  

Burrai e compagni riprenderanno oggi pomeriggio alle 14.30 al De Marchi la preparazione in vista del match di domenica a Sesto San Giovanni. Sotto osservazione restano le condizioni di Andreoni, Deli, Negro e Magnaghi.