Pordenone Calcio: "Il muro del pianto" neroverde

08.04.2021 08:30 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Calcio: "Il muro del pianto" neroverde

Stanno lavorando con dedizione i ramarri al De Marchi per preparare l’impegnativa trasferta di sabato a Cremona dove forse sarà possibile intravvedere le prime modifiche sull’impostazione di gioco di Maurizio Domizzi che la scorsa settimana ha sostituito Attilio Tesser. Per il momento nel match del suo esordio vinto (3-0) contro la Virtus Entella si è vista una maggior determinazione rispetto alla disfatta di Brescia (1-4) costata ufficialmente la panca al komandante.

Domizzi non ha certo grande esperienza come allenatore. Dopo aver appeso le scarpette bullonate al classico chiodo a Venezia nel 2019 è passato ad allenare la Primavera del Pordenone dove oltre a tutto non è che abbia fatto cose straordinarie (i giovani ramarri sono ottavi su dodici formazioni incluse nel gruppo B) e da lì è stato promosso la scorsa settimana in prima squadra. Da giocatore però era conosciuto per la sua determinazione e la sua cattiveria agonistica in tutte le piazze in cui ha agito (Lazio, Livorno, Milan, Modena, Sampdoria, Brescia, Napoli e Udinese prima del Venezia).

A Napoli la tifoseria partenopea lo aveva soprannominato “muro del pianto” perché non erano poche le lacrime versate dagli attaccanti avversari che attraversavano la sua zona. E’ stato anche un ottimo rigorista. Sempre a Napoli ricordano ancora i due tiri dal dischetto che nel 2007, nello spazio di appena otto minuti, finirono nel sacco difeso da Buffon e consentirono agli azzurri di battere per 3-1 la Juventus che era passata in vantaggio con Del Piero e aveva subito poi il pareggio di Gargano. Nella stagione 2007-2008 fu addirittura il miglior marcatore del Napoli con otto gol realizzati in campionato (sei su rigore) e tre in coppa Italia (tutti su azione).

Ora Domizzi ha l’occasione di dare una svolta importante alla sua carriera da allenatore. Molto dipenderà da quello che il Pordenone riuscirà a fare nelle prossime due partite a Cremona sabato e al Teghil con il Frosinone il 17 aprile. L’obiettivo è mantenere a distanza di sicurezza le formazioni che si trovano attualmente in zona playout come il Cosenza (ora cinque punti sotto) e la coppia formata da Ascoli e Reggiana (distanti sei lunghezze).

Il Pordenone deve anche recuperare il match al Teghil con il Pisa rinviato il mese scorso per i contagi Covid nella formazione neroverde. Se i risultati saranno positivi Domizzi potrà ambire a un rinnovo come tecnico della prima squadra. In caso contrario potrebbe addirittura tornare Tesser (sotto contratto sino a giugno 2022), cosa che al komandante successe a Novara nel 2012 quando venne tagliato e poi richiamato.