Pordenone Calcio: il "Nuovo Pordenone", il punto di vista dei tifosi
Il ramarro come lo conoscevamo non esiste più. Evidentemente come tutti i rettili è il momento in cui deve cambiare pelle. Le personalità locali di alto profilo, appresa la notizia della messa in liquidazione della società neroverde, si stanno smobilizzando per non veder sparire il marchio e il colore neroverde. A questo si aggiunge uno stadio milionario rifatto dalla Regione FVG per permettere ai ramarri di giocare tra i professionisti e che però oggi non ci sono più. Un progetto interessante, per ora nulla ancora di concreto, per non far ripartire i neroverdi dalla Terza Categoria che ritornerà nella geografia del calcio regionale a partire dalla prossima stagione, sfruttando il Fontanafredda Calcio usandola come trampolino di "ri-lancio", considerato il fatto che come per i ramarri anche loro sono costretti dall'amministrazione comunale a dover peregrinare per i campi di provincia per giocare il loro campionato di Promozione. A spalancare le porte verso il “Nuovo Pordenone” che sarà e se ci sarà, è Luca Muranella, presidente del sodalizio rossonero che al nostro quotidiano ha affermato di vedere di buon occhio la fattibilità del progetto, riservandosi sempre di salvaguardare la storia centenaria anche del suo club. L'idea del nuovo movimento lascia perplesso anche il popolo neroverde.
"Leggiamo oggi sulla stampa notizie sulla fine del vecchio Pordenone Calcio e notizie su un nuovo soggetto calcistico provinciale. Si lascia intendere la possibilità di un accordo Pordenone-Fontanafredda dove mettere assieme storia e prospettive calcistiche e non solo. Bene parliamone pure ma partendo sempre dalla storia reciproca, che non può essere omologata per entrambi". Scrive Sergio Zaia sulla pagina facebook ufficiale di tuttopordenone.com, quotidiano on line che da 14 anni racconta le geste sportive dei ramarri - "Secondariamente attenzione che mettere tanta carne al fuoco si rischia di bruciarla. Io, da tifoso neroverde e non solo, ma anche da ex socio del Pordenone calcio, per quanto lavorato ed investito, dal 2004 al 2011, vorrei non si dimenticasse quanto di buono era stato fatto in questo periodo. Allora mi piacerebbe che si confermasse la dicitura principale Pordenone Calcio, si conservassero nella maglia principale i colori neroverdi e che il campo di gioco per la prima squadra fosse il Bottecchia. La categoria è sicuramente importante ma ancor di più una categoria vincente, una gestione amministrativa e sportiva oculata, con i conti a posto. La squadra di calcio con un proprio bilancio. Il passo sempre secondo la gamba, perchè l'uomo con il cappello di paglia non ha mai portato bene nè a Pordenone ma neanche in altre parti. Questi sono desideri, non consigli".
Merita rispetto invece l'iniziativa di Gianpaolo Leonardi che in passato ha rivestito il ruolo di segretario al club di via Villanova di Sotto. L'amareggiato ex dirigente neroverde ora impiegato nel medesimo ruolo alla capofila provinciale Chions che disputa il campionato di seire D, sfoglia da due giorni l'albun dei ricordi e fotografici - e sono tanti quelli che lui ha vissuto in prima linea quando il ramarro correva ancora sui campi della provincia - e nelle ultime 48 ore sfoggia sul suo profilo facebook un arsenale fotografico che ripercorre la storia sportiva centenaria del club neroverde. Cimeli che potrebbero fare gola a tanti collezionisti ed appassionati neroverdi e a quanto pare, a lui tanto cari, soprattutto in questo triste momento.