Pordenone Calcio: le reazioni del popolo neroverde
"Al di là di tutto quello che è successo, perchè è palese che degli errori sono stati commessi, dietro tutta questa storia c'è sempre un uomo (solo) che io voglio identificare come il più grande presidente della storia centenaria del Pordenone Calcio per tutto quello che è riuscito a fare a livello sportivo in questi 16 anni di gestione". E' questo il commento a caldo dell'avvocato Maurizio Mazzarella dopo aver appreso la notizia del tribunale di Pordenone che ha dichiarato alle ore 16 del 31 ottobre la liquidazione giudiziale, ovvero il fallimento del club neroverde. "Il calcio è risaputo è un gioco a perdere. Al mondo ci sono pochi club che possono trarne guadagno. Figuriamoci in una piazza come Pordenone, storicamente fredda e diretta verso la palla a spicchi. Quest'uomo deve essere solo ringraziato per aver portato la Società in serie B e dove non era mai stata in 103 anni di storia. A lui personalmente auguro di risolvere tutte le vicende giudiziarie e di rientrare nel mondo del calcio più forte di prima!".
La notizia del triste epilogo non poteva vedere anche il commento di un amato ex neroverde come Bruno Tedino: "Sono molto dispiaciuto per come sia andata a finire - ha ammesso il tecnico di Corva - ho ancora negli occhi e nella mente tutti i momenti magici che ho vissuto con il Pordenone. Ricordi indelebili che porterò per sempre nel mio cuore".
Incredudulo Dario Rosolen, pittore astrattista dal grande cuore neroverde: "Appreso la triste notizia mi sono passati davanti agli occhi i miei ricordi neroverdi di 70 anni. Li ho visti finire tutti nel cestino. Per uno come me che ha amato da sempre il ramarro, è uno shock durissimo. Mauro lo ringrazio perchè chi ha fatto vivere 12 anni magici portando in città il grande calcio. Mi auguro che in futuro si muova qualcosa per riportare il calcio in città. Sindaco, politici e imprenditori locali spero ci aiutino presto a rifondare presto un club perchè non si possono buttare via così, 103 anni di storia neroverde".
"Sono molto amareggiato per quello che è accaduto - ha aggiunto il tifoso Lorenzo Ciro Ciavarella - Spero che l'immediato futuro ci porti una rinascita calcistica perchè io come gli altri ragazzi che vanno allo stadio in gradinata, vogliamo tornarci quanto prima e come abbiamo sempre fatto colorati di neroverde. Sono rimasto male per come il presidente Lovisa ha gestito la situazione, comprendo la oggettiva difficoltà in cui si è trovato, ma puntare il dito contro i tifosi è stato solo uno dei suoi tanti alibi di questo ultimo periodo".
Chi invece pensa positivo e vede ancora futuro è mister Fabio Bezerra, responsabile "in pectore" del settore giovanile neroverde. "L'attività di base dei piccoli ramarri continua a prescindere da tutto quello che è accaduto nelle ultime ore. Anzi - rilancia il coach forte del nulla osta ricevuto dalla Figc regionale - lavoriamo per poter ampliare l'offerta. Il mio obiettivo dopo Primi Calci e Piccoli Amici (circa 10 i bambini attualmente tesserati), è formare anche squadre di Pulcini ed Esordienti. Il centro sportivo Bruno De Marchi rimane operativo ed è possibile ancora effettuare le iscrizioni presso la nostra segreteria. Il Pordenone Calcio per me è una grossa opportunità professionale che voglio sfruttare al meglio portare avanti nel miglior modo possibile. Lavoriamo per la maglia e per non far morire i 103 anni di storia neroverde del Pordenone a prescindere da chi si siederà al comando del club nel prossimo futuro".